
Capodanno coi botti? Non solo. Ormai tutto l’anno si sparano i fuochi per ogni occasione, soprattutto nei quartieri di periferia, ma anche a Milano. Per festeggiare un compleanno, una laurea, un matrimonio, un santo e poi ovviamente per Capodanno. Fuochi che in alcuni quartieri hanno creato anche leggende metropolitane come quella che gli spettacoli pirotecnici siano il segnale che in città è arrivato un carico di droga. Niente di più falso. I giochi pirotecnici e i petardi si vendono e la gente li compra e li usa ormai quando e dove vuole.
In questi giorni l’esplosione di petardi, batterie pirotecniche, tric trac è in forte aumento, e crescono le proteste. A lamentarsi sono coloro che hanno un cane o un gatto, ma anche molti cittadini che vivono male questa tradizione ultracentenaria. Cadono nel vuoto anche gli appelli di tutte le associazioni animaliste che ricordano la paura degli animali domestici che in qualche caso fuggono terrorizzati e possono perdersi o provocare incidenti.
A Rozzano, una delle città maggiormente colpite dal fenomeno dei fuochi d’artificio sparati fuori stagione, i soliti ignoti la sera prima Natale hanno dato vita a una “sparatoria” che quasi ricordava quella di Capodanno. "Ormai è inutile anche protestare o chiamare la polizia locale e le forze dell’ordine - spiegano gli ambientalisti dell’associazione Parco Sud - e sono inutili anche le ordinanze, viste le sentenze del Tar che le hanno rese inefficaci dopo i ricorsi presentati anni addietro dai rivenditori. E se i fuochi possono essere venduti è normale che poi vengano fatti esplodere". I controlli sono scarsi, anche perché il territorio è vasto e ci sono altre priorità per le forze dell’ordine. Inascoltati gli appelli dei sindaci.
L’altra sera sono state fatte esplodere alcune batterie di fuochi artificiali in piena movida, fra il Naviglio Pavese e la Darsena. Erano da poco passate le 23 e alcuni ragazzi hanno acceso le micce e poi si sono allontanati frettolosamente mischiandosi alla folla. Dopo un iniziale fuggi fuggi generale però, la maggior parte dei presenti è rimasta col naso all’insù ar godersi lo spettacolo dei fuochi abusivi, mentre altri, e in particolare i proprietari di cani, hanno preferito allontanarsi. Ripercussioni si sono avute anche sulla circolazione delle auto: il traffico è rimasto bloccato.
Massimiliano Saggese