Arese, 31 ottobre 2024 - Era alla guida di un auto rubata quando è stato “intercettato” prima dal sistema automatico comunale di lettura targhe e poi dai carabinieri. Si è dato alla fuga urtando anche altri automobilisti, poi ha abbandonato la macchina e ha proseguito a piedi.
Ma è stato bloccato dai carabinieri della stazione di Arese e Garbagnate milanese. In manette è finito un 33enne, marocchino, irregolare, arresto in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato e deferito in stato di libertà per ricettazione, lesioni personali colpose, fuga a seguito di sinistro con feriti e porto d'armi ed oggetti atti ad offendere.
È successo l'altro giorno intorno alle 13.40 una pattuglia della stazione di Arese ha notato, parcheggiata nei pressi del centro commerciale "Il Centro" una Fiat 500 rubata a Senago il 17 ottobre scorso, che alcuni minuti prima era stata segnalata dal sistema automatico comunale di letture targhe.
Tre incidenti
Alla vista dei carabinieri il marocchino per sottrarsi al controllo, è ripartito in velocità, speronando l'auto dei militari e scappando in direzione Lainate. Ne è nato un inseguimento, il 33enne con guida spericolata, ha urtato senza mai fermarsi un autoarticolato e un furgone.
Quando è arrivato sulla via per Lainate a Rho, ha provocato un incidente stradale coinvolgendo altre 2 autovetture: una l’ha tamponata in fase di sorpasso (il conducente è stato poi accompagnato in codice giallo presso l’ospedale di Rho) ed una seconda autovettura danneggiata frontalmente dopo a seguito dell’esplosione di uno pneumatico del veicolo rubato.
Fuga nei campi
A quel punto il marocchino ha abbandonato la Fiat 500 e continuato la fuga a piedi ma è stato bloccato all’interno di un campo agricolo dai carabinieri che nel frattempo, coordinati dalla centrale operativa, avevano cinturato l’area. Una volta fermato, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello, diversi attrezzi atti allo scasso e una dose di hashish. L’autovettura rubata è stata restituita al legittimo proprietario. L’arrestato è stato accompagnato nelle camere di sicurezza e il giorno dopo in Tribunale a Milano per il processo per direttissima. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.