REDAZIONE MILANO

Fu un drone due anni e mezzo fa a scoprire la prima discarica

La tecnologia è un’alleata nelle lotta alla criminalità insieme alle segnalazioni di cittadini responsabili

È stato un drone a verificare le segnalazioni arrivate ai vigili di Cassano. L’indagine della guardia di finanza di Gorgonzola sul traffico di rifiuti in Martesana è scattata tre anni fa dopo i primi controlli degli uomini del comandante Massimo Caiani nel capannone in località Taranta. "Vista la difficoltà di accesso alla zona, per la prima volta la polizia locale ricorse alla tecnologia – rivela oggi il sindaco Roberto Maviglia –. Una telecamera agganciata sull’apparecchio permise di fissare l’effettiva presenza dell’immondizia nel sito, dando il via, di fatto, all’inchiesta emersa in queste ore. Fu subito chiaro che l’episodio che ci riguardava era in realtà il tassello di un fenomeno più vasto, e per questo ci rivolgemmo alle fiamme gialle". Quelle immagini portarono ai primi sigilli nel dicembre 2018, sotto la tettoia dello stabile c’era una discarica abusiva di oltre 30mila metri quadrati, ammassati o interrati oltre 40mila tonnellate di rifiuti. Inerti perlopiù, ma anche pericolosi. Il carotaggio del sottosuolo non rilevò inquinamento se non superficiale. L’anno scorso invece era stato sequestrato un impianto di recupero e riciclo a Liscate. Quote di pattume da trasportatori non autorizzati venivano accolte compilando falsi formulari identificativi dei carichi. C’era poi il cantiere a Pioltello, in via Madre Teresa di Calcutta, dove si cercava di coprire vecchi rifiuti con nuovi, chiuso nel 2019. Bar.Cal.