MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Milano, “idoneo per il quarto anno” ma nella scuola la classe non esiste

Dopo il test, il 18enne Francesco Tatti si è presentato all’istituto Marelli-Dudovich per l’inizio delle lezioni. Solo in quel momento ha scoperto che la classe in cui era stato ammesso non c’era, venendo rispedito a casa

Francesco Tatti ammesso al quarto anno al Marelli Dudovich, ma la classe non c’è. Nella foto con il padre Roberto

ZIBIDO SAN GIACOMO – Ammesso al quarto anno dell’Istituto Marelli-Dudovich (indirizzo manutenzione e assistenza tecnica) Francesco Tatti si presenta a scuola ma nessuno aveva informato la famiglia che non c’era la classe quarta.

Quella accaduta allo studente di Zibido è una storia assurda, figlia di un sistema scolastico che troppo spesso si inceppa quando tratta gli utenti come numeri e non come esseri umani. E Francesco 18 anni, studente del Cfp di Rozzano, all’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Marelli - Dudovich è stato trattato come un numero, così come la sua famiglia. Lo studente, che soffre di dislessia, ottenuto il diploma dal centro di formazione professionale, a termine di un ciclo di studi di 4 anni, decide di proseguire il percorso formativo e chiede di iscriversi al quinto anno dell’Istituto tecnico professionale Marelli - Dudovich.

Per accedere al quinto anno però, per gli studenti provenienti dal Cfp, la normativa prevede un colloquio con una commissione. Francesco si presenta al colloquio ma non ottiene l’idoneità a frequentare il quinto anno. Ma quella al quarto. "Una decisione che ci ha lasciati sconcertati - spiega Laura, la mamma di Francesco - Ha ottenuto un diploma di quattro anni da un centro di formazione professionale e poi non viene riconosciuto idoneo per frequentare il quinto anno di un istituto tecnico professionale. Qualcosa non ci quadra. Comunque quando sono usciti i quadri abbiamo accettato il responso. Sia mio figlio che altri ragazzi nelle sue condizioni erano stati trattati allo stesso modo, ammessi al quarto anno. Il paradosso è avvenuto quando sono riprese le lezioni, lo abbiamo mandato a scuola senza immaginare che lo avrebbero rimandato a casa".

Quel giorno per Francesco e la sua famiglia è stato un incubo. Quando è arrivato a scuola in segreteria gli hanno detto che non avevano le classi per il quarto anno. "Quando è tornato a casa abbiamo chiamato la segreteria riuscendo a parlare solo con la vicepreside che ci ha detto che non c’era nulla da fare nella loro scuola. Era idoneo a frequentare il quarto anno ma da loro non avevano le classi, peccato che nessuno ci aveva detto nulla. E poi: che senso ha non ammettere uno studente alla quinta, farlo idoneo alla quarta e non avere il quarto anno in istituto?".

Così Francesco è rimasto a casa senza la possibilità di potersi iscrivere in un altro istituto. La madre si è rivolta ad un legale perché non si rassegna. Per quanto riguarda la richiesta di passaggio per la dirigente scolastica, Elvira Ferrandino, il ragazzo non era idoneo alla classe quinta. "C’è una commissione d’Istituto composta da 14 docenti con delle sottocommissioni - spiega la dirigente -. Sono loro a stabilire il livello di idoneità di uno studente come prevede la normativa vigente. Il ragazzo è stato ritenuto idoneo a frequentare la classe quarta che qui da noi non abbiamo". In merito alla comunicazione con la famiglia la dirigente ammette che ci sono stati degli errori: "Purtroppo avevamo del personale con poca esperienza e alla famiglia non è stato comunicato che non avevamo il quarto anno".

Resta un fatto, quel tabellone dove Francesco risultava idoneo alla classe ma senza alcuna informazione o dicitura che avvisasse che il quarto anno in quell’istituto non veniva fatto. Un documento firmato dalla dirigente scolastica.