
di Francesca Grillo
Tutto è partito da un esposto inoltrato dall’ex consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Schiavone alla procura e ad Arpa su alcuni frammenti trovati nel campo da rugby di via Scarlatti. "Quando mi sono accorto di quel materiale – ricorda Schiavone – ho subito mandato la segnalazione agli enti che hanno provveduto a fare le prime verifiche". Accertamenti che hanno confermato i sospetti: frammenti di amianto. "Da medico sono sensibile al tema – continua Schiavone – e per me la salute pubblica va tutelata in ogni modo. Bisognava agire subito". Schiavone si riferisce alle transenne posizionate ieri che impediscono l’accesso al campo. Oggi, l’impresa incaricata recinterà tutte le aree, completando così il lavoro provvisiorio di ieri, come spiegano dal Comune, per evitare che qualcuno entri. "Perché non è stato fatto prima? – si domanda Schiavone –. La comunicazione di Arpa che vieta l’accesso al campo risale a oltre 15 giorni fa. Bambini e ragazzi hanno continuato a passeggiare e giocare in quello spazio dove c’è ancora l’amianto, senza che il Comune informasse o dicesse almeno di evitare di entrare in quel terreno".
Ma per il Comune ogni passaggio burocratico è stato rispettato. "L’amministrazione si è subito attivata per mettere in sicurezza l’area dove è stata rilevata la presenza di amianto. In seguito a un sopralluogo, i tecnici di Arpa – spiegano dal Comune – hanno accertato che nelle zone interessate dagli scavi per la posa dei sottoservizi, cioè impianto di irrigazione e allacciamenti degli spogliatoi alle reti elettrica, idrica e fognaria – i lavori di realizzazione del nuovo campo erano ancora in corso, ndr – sono disseminati frammenti di modeste dimensioni di lastre ondulate di copertura in fibrocemento, risultato cemento amianto".
Una situazione delicata che "merita massima attenzione – ancora Schiavone –. Capisco i tempi burocratici, ma si poteva almeno tirare un nastro, dire ai cittadini che era meglio non passare sul campo. È una questione di salute". Per il sindaco Rino Pruiti le procedure sono state "avviate subito per incaricare un operatore specializzato e dare seguito alle indicazioni di Arpa che ha prescritto di delimitare l’area per impedirne l’accesso e di provvedere alla rimozione dei frammenti di cemento amianto presenti. Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo rilevare che sul nostro territorio in passato si sono verificati movimenti terra e abbandoni di rifiuti". Il Comune ha impegnato oltre 47mila euro per tutte le procedure.