Armando
Fumagalli*
Le aule dell’Università dove insegno si vanno animando: alla Cattolica molti corsi inizieranno solo ai primi di ottobre, ma si sentono già molte voci in lingue straniere, soprattutto inglese, che è la lingua franca con cui comunica tutto il mondo. Da diversi anni, non solo da noi, ma in tutta Milano sono in grande crescita gli studenti provenienti da altri Paesi. Nel Master che dirigo ormai da una ventina d’anni (International Screenwriting and Production) quest’anno le domande da studenti stranieri sono state ben 80, anche grazie alle tre borse gratuite (con un accompagnamento di 15.000 euro per un anno di vita a Milano) per studenti dell’Africa subsahariana offerte da Netflix. Abbiamo concluso le selezioni e troveremo una classe di circa 20 stranieri e 25 italiani. Sarà una bella sfida farli lavorare insieme, ma l’esperienza dice che è meno difficile di quello che ci aspettavamo. L’altro corso in lingua inglese in cui sono coinvolto, una laurea magistrale che unisce la letteratura alla tv e al cinema con focus sulla produzione per bambini (si chiama The Art and Industry of Narration) accoglierà studenti da Paesi come Portogallo ed Estonia, Cina e Stati Uniti. E mentre in città sono settimane di Festival (Fuoricinema, Visioni dal Mondo, i film di Venezia a Milano con “Le vie del cinema”) mancano pochi giorni alla scadenza del bando della quarta edizione di Milano Pitch, il concorso per far sì che i giovani autori del territorio lombardo (o formatisi in Lombardia) possano presentare i loro progetti di romanzi, film o serie Tv alle più importanti case editrici e case di produzione italiane. Con l’esplosione delle piattaforme c’è sempre più fame di contenuti narrativi e tutto nasce da una buona storia. La scadenza è il 25 settembre (www.milanopitch.it) con in palio borse di sviluppo per un totale di 26.000 euro.
*Direttore master
in InternationalSrceenwriting
and Production
Università Cattolica
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