REDAZIONE MILANO

Fonderia rumorosa, vicenda al Consiglio di Stato

I residenti vicino alla via Emilia hanno raccolto una ricca documentazione nel corso degli ultimi anni

La vicenda dei rumori che infastidiscono gli abitanti della zona finirà al Consiglio di Stato. Al centro della polemica, il chiasso causato dalla fonderia Fomel in via Emilia: i cittadini hanno inviato al Comune, negli ultimi anni, numerose segnalazioni e richieste di aiuto per limitare i disagi almeno nelle ore notturne. Il sindaco Rino Pruiti, facendosi carico delle lamentele dei suoi cittadini, aveva firmato a maggio dello scorso anno un’ordinanza imponendo alla ditta di "adottare tutti gli accorgimenti necessari a limitare le emissioni rumorose, predisponendo un piano di bonifica acustica", come si leggeva sull’atto. Ma l’azienda ha impugnato l’ordinanza, presentando ricorso al Tar che di recente si è pronunciato dando ragione alla Fomel. Il Comune non si arrende e ha deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tribunale. "Siamo dalla parte dei nostri cittadini - spiega il sindaco che ha anche la delega alla Tutela ambientale -: abbiamo il dovere di tutelarli. Da anni i residenti lamentano i rumori eccessivi prodotti dalle lavorazioni dell’azienda in orario notturno e le stesse rilevazioni di Arpa hanno certificato il superamento dei limiti consentiti delle emissioni acustiche". Il sindaco è quindi deciso a "continuare con la nostra battaglia - aggiunge -: abbiamo nominato un legale affinché ci assista e ci difenda davanti al Consiglio di Stato per opporci alla sentenza del Tar". Il Comune metterà in evidenza le numerose lamentele cittadine e i documenti prodotti da Arpa che certificano "il superamento della soglia nelle ore notturne. Un limite che vale per le aziende che non lavorano a ciclo continuo, come riteniamo essere la Fomel che chiude gli impianti la domenica".

Francesca Grillo