Milano – Fino al 2021 aveva vissuto a Milano, dov’era nata 49 anni fa. Poi si era trasferita a Incisa Scapaccino, un paesino di duemila abitanti dell’Astigiano, per andare a vivere con Paolo Riccone, 50 anni, ricercatore ad Alessandria con un passato da consulente per il Ministero del Lavoro. Nella tarda mattinata di ieri, il cadavere della donna è stato trovato nell’abitazione della coppia: a ucciderla a coltellate sarebbe stato proprio il compagno, che era accanto al corpo e che avrebbe tentato il suicidio tagliandosi le vene dei polsi. L’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale, dov’è tuttora piantonato, in arresto per omicidio, anche se lui avrebbe detto di aver trovato la donna già morta.
Secondo una prima ricostruzione, il raid killer sarebbe andato in scena almeno due giorni prima del ritrovamento: l’assassino, che poche settimane fa aveva perso il padre, avrebbe vegliato il corpo di Floriana, per poi cercare di togliersi la vita. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Comando provinciale di Asti, coordinati dal tenente colonnello Vittorio Balbo e dal tenente Armando Laviola, che ora dovranno chiarire con esattezza l’accaduto e individuare il movente dell’ennesimo presunto femminicidio. Certezze sul giorno del decesso arriveranno soltanto dall’autopsia, già disposta dalla Procura di Alessandria.
A dare l’allarme ai militari sono stati i vicini di casa della coppia, che da giorni non vedevano uscire dall’abitazione né i due né il loro cagnolino e che continuavano a vedere l’auto della coppia ferma davanti all’ingresso di casa. I vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento sfondando una porta e hanno fatto la drammatica scoperta. È toccato ai carabinieri contattare la figlia della quarantanovenne, che è rimasta a vivere a Milano ma che in quel momento si trovava fuori città: gli investigatori le hanno detto di recarsi a Incisa Scapaccino e lì le hanno comunicato il decesso della madre.
Stando alle informazioni raccolte dal Giorno, qualche anno fa Floriana era stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale: era sopravvissuta per miracolo, ma il terribile schianto in macchina le aveva lasciato segni permanenti sul volto. L’ultima foto postata su Facebook risale alle 16 di lunedì: ritrae il suo pastore tedesco in un prato. «Siamo sgomenti e senza parole – il commento del sindaco di Incisa Scapaccino, Matteo Massimelli –. La coppia frequentava poco il paese e in questi anni non aveva mai dato alcun problema. Io li conoscevo di vista. Il nostro è un paese tranquillo. L’intera comunità è sconvolta e si unisce al dolore di questa tragedia e di chi, oggi, ha perso un caro".