MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Flop Expo 2030, la stoccata di Sala: "Gran differenza tra Milano e Roma"

Il sindaco: Capitale perdente? Serviva forte capacità locale, per il 2015 la Moratti fu determinante. L’assessore Bertolaso: da romano mi sento umiliato, la mia metropoli è stata ridotta come una discarica.

Per qualche anno è stato definito Mr. Expo, perché è stato lui, Giuseppe Sala, a gestire la realizzazione dell’Expo 2015 a Milano, dopo che il capoluogo lombardo si candidò contro la turca Smirne e vinse grazie al lavoro del sindaco Letizia Moratti e del Governo allora presieduto da Romano Prodi. Sorge spontaneo, dunque, rivolgere la domanda sulla cocente sconfitta di Roma contro Riad e Busan per l’Expo 2030 – la Capitale ha raccolto appena 17 voti contro i 119 della capitale dell’Arabia Saudita e i 29 della città coreana – all’attuale sindaco di Milano. C’è qualcosa che non ha funzionato nella campagna di Roma per l’Expo in programma tra sette anni? "Conoscendo la gara che abbiamo fatto per l’Expo 2015 a Milano – commenta Sala – penso che si debba affiancare al sistema nazionale del Governo, che non è mai fortissimo rispetto ad altri Paesi, una capacità locale forte".

Insomma, l’azione del Comune di Roma non è stata abbastanza efficace per convincere la maggior parte dei 165 Paesi che fanno parte del Bie a votare la Città Eterna invece che la metropoli saudita. Una stoccata, quella di Sala, al sindaco progressista della Capitale Roberto Gualtieri, pur mai nominato esplicitamente dal collega meneghino.

Il primo cittadino di Milano, invece, dà atto che determinante per la vittoria di Milano per l’Expo 2015 fu l’allora sindaco targato centrodestra Letizia Moratti, ora responsabile della Consulta di Forza Italia, che in fase di candidatura visitò 80 Paesi con l’aereo privato del marito Gianmarco Moratti, dunque non a spese del Comune: "È storia – racconta Sala –. L’Expo 2015 fu portato a casa grazie alla determinazione della Moratti, bisogna riconoscere a lei questo merito. E il risultato dell’Expo 2030 si deve insegnare che partite così difficili devono essere gestite in combinata tra Governo e istituzioni locali. Io non mi attaccherei al tema dei petroldollari, che ci sono, ma si sapeva anche al momento dell’inizio della gara. C’è stata un’enorme differenza tra la gara milanese e quella romana". Meglio Milano.

L’assessore lombardo al Welfare ed ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, intanto, afferma che "da cittadino romano questa umiliazione mi avvilisce e mi provoca anche molta rabbia" e subito dopo rincara la dose contro chi ha amministrato la Capitale negli ultimi anni: "Oggi vediamo gli alibi che vengono fuori ma neanche un aborigeno avrebbe votato per Roma, la più bella città del mondo che è stata ridotta come una discarica a cielo aperto e nessuno chiede scusa e pensa anche di andarsene di notte lasciando il disastro che ha combinato in questi anni".