ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Giuliano, tutti vestiti di bianco per dire no alla mafia

Flashmob silenzioso a seguito degli incendi dolosi negli ultimi 54 giorni ai danni della famiglia Luce

Flash mob contro la mafia

San Giuliano, 18 giugno - Un flashmob silenzioso, in abiti bianchi, scandito da cartelli con l’immagine dei magistrati-simbolo della lotta a Cosa Nostra, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Così, nella serata di ieri, San Giuliano ha voluto lanciare un segnale contro la violenza e le mafie dopo i due roghi dolosi che, negli ultimi 54 giorni, hanno distrutto altrettante auto in uso al gruppo immobiliare Luce, famiglia di costruttori da sempre presente in città. Di fronte a queste intimidazioni si è voluto dare una risposta forte e corale, a favore della legalità. L’evento organizzato dall’amministrazione comunale, con ritrovo alle 21 in piazza Vittoria, si è rivelato sentito e partecipato.

Le autorità presenti, almeno 12 sindaci della zona con in testa il primo cittadino di San Giuliano Marco Segala, hanno esposto uno striscione anti-mafia lungo la via Emilia, che per un minuto è rimasta chiusa al traffico all’altezza di via Piave. Il corteo dei sindaci si è quindi spostato nella piazza, dov’è stato osservato un minuto di silenzio e tutti i partecipanti, circa 200 persone in abiti chiari per evocare la protesta dei "lenzuoli bianchi", hanno alzato le braccia al cielo mostrando ognuno un cartello con lo slogan dell’iniziativa, "no alla violenza e alle mafie, sì alla legalità", nel nome di Falcone e Borsellino. L’evento, chiuso da un lungo applauso, non è stato accompagnato da discorsi ufficiali proprio per il suo valore simbolico.

Oltre alle istituzioni (presenti anche carabinieri e polizia locale) non sono mancati i cittadini e i rappresentanti di associazioni e comitati. "San Giuliano non si piega e non si fa intimidire - aveva già ribadito in precedenza il sindaco -. Quanto accaduto sul nostro territorio non può e non deve essere sottovalutato".