Hanno portato sgabelli e siede pieghevoli sotto al municipio, in piazza della Resistenza, e si sono seduti. "No agli slogan, sì a controlli delle forze dell’ordine. Ps: ridateci le panchine", si legge sui cartelli, tutti uguali, tenuti in mano. Dopo la protesta spontanea di settimana scorsa in piazza Trento e Trieste, dove l’Amministrazione ha rimosso le sedute come contrasto ai bivacchi, è stato organizzato un flash mob. "A una settimana di distanza la situazione non è migliorata, ma peggiorata perché durante il giorno l’area non può più essere presidiata dai fiori buoni della piazza, come bambini, mamme e anziani - commenta Monica, una residente della zona -. Di giorno, quindi il deserto e di notte spaccio, molestatori e degrado: hanno imbrattato una casa in via Solferino, si sono presi a bottigliate, hanno urinato davanti casa mia. Tutto come sempre". Per risolvere un problema ormai annoso, che riguarda tutta la zona del Rondò, gli abitanti chiedono all’Amministrazione "di garantire più controlli e organizzare presidi fissi. Il problema non si risolve togliendo spazi di socialità a tutti". C’è rabbia. "Si chiede a noi un sacrificio. Ho visto un’anziana piangere perché era abituata tutti i giorni a sedersi lì. Molti di noi si conoscono per questo, perché si trovavano in piazza", racconta un ragazzo. A breve ci sarà anche un’assemblea pubblica.
Laura Lana