Ricerca, senatrice Cattaneo: "Human Technopole, contesto modalità finanziamento"/ VIDEO

La senatrice aveva presentato, un mese fa, un documento molto critico parlando di progetto "improvvisato e opaco" riguardo il grande polo di ricerca che dovrebbe sorgere a Milano sull'area Expo

Senatrice Elena Cattaneo

Senatrice Elena Cattaneo

Milano, 24 giugno 2016 - Questa mattina, alla Statale di Milano, si è tenuto un importante convegno per fare il punto della situazione per quanto riguarda i finanziamenti in Italia della ricerca. Organizzato dalla Statale insieme al Gruppo 2003 per la Ricerca Scientifica presieduto da Luigi Nicolais, il convegno ha visto riuniti alcuni tra i principali attori della ricerca italiana, dalla senatrice a vita Elena Cattaneo al rettore della Statale, Gianluca Vago, da Silvio Garattini, dell'Istituto Mario Negri di Milano, allo stesso Luigi Nicolais.

Secondo dati della Ragioneria dello Stato, nel 2015 sono stati stanziati in Italia per la ricerca fondi pubblici per complessivi 1,7 miliardi di euro (escluse le università). Tra i beneficiari, i più rilevanti sono il CNR (563 milioni), l'Istituto di Fisica Nucleare (264 milioni), l'Istituto Italiano di Tecnologia (98 milioni), l'Istituto di Astrofisica (82 milioni), l'istituto di Geofisica e Vulcanologia (51 milioni). Il convegno è stato l'occasione per una riflessione a tutto campo sullo stato di salute della ricerca in Italia, sui finanziamenti che riceve e sulle prospettive di Human Technopole, il grande polo di ricerca che dovrebbe sorgere a Milano sull'area Expo, per il quale il Governo ha già annunciato finanziamenti per 1,5 miliardi in dieci anni. Sul progetto, e in particolare sul coordinamento affidato a IIT, la senatrice Cattaneo un mese fa aveva presentato un documento molto critico parlando di progetto "improvvisato e opaco" e anche oggi ha contestato la modalità con la quale è stato assegnato il finanziamento e il progetto. 

Sul progetto Human Technopole "serve un segnale di discontinuità gestionale rispetto al modello iniziale. Deve esserci una struttura giuridicamente riconosciuta per consentire di far transitare i finanziamenti non direttamente da IIt (Istituto italiano di tecnologia), ma da un organismo terzo". È quanto sostiene il Rettore dell' dell'Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, interpellato sul futuro del progetto per la realizzazione di un polo di ricerca sull'area Expo, affidato dal governo a IIT. "Non credo che i lavori partiranno prima di una paio di anni quindi c'è tutto il tempo per organizzare una struttura gestionale differente da quella monocratica", ha aggiunto Vago, sottolineando che "bisogna staccare il progetto da un' idea proprietaria, che sia IIT o l'università. Essenziale è la terzietà e un coordinamento nazionale". L'Università Statale di Milano ha chiarito che "se rimanesse il modello iniziale non faremmo parte del progetto. Se si decide che sia IIT a gestirlo, siano loro e basta".

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