
Quartiere a luci rosse per le strade di Figino
Milano, 5 agosto 2019 - «Obbligo di allontanamento per i transessuali che si prostituiscono su via Novara e nelle vie di Figino». Arriva dal gruppo consigliare di Forza Italia, in accordo con il presidente del municipio 7 Marco Bestetti e l’assessore Antonio Salinari, la richiesta formale di applicazione del nuovo articolo 135 del regolamento di polizia urbana. Dopo le continue lamentele dei cittadini e le mobilitazioni, a prendere posizione è il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Fabrizio De Pasquale: «Persistono tutti gli estremi per richiederlo, quello che è avvenuto negli ultimi mesi è uno spostamento della prostituzione da via Novara alle vie di Figino, perfino davanti alla chiesa – continua il consigliere –. Abbiamo inviato formalmente alla vicesindaco Anna Scavuzzo e al comandante dei vigili urbani la richiesta di intervento».
La legge del 2017 prevede la possibilità di emanare un ordine di allontanamento nei confronti di chi adotti condotte che impediscano l’accessibilità e la fruizione di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali marittime e di trasporto pubblico locale. Ai Comuni è lasciata anche la possibilità di individuare ulteriori aree urbane in cui applicare queste stesse disposizioni, attraverso la modifica del regolamento di polizia urbana.
La prostituzione nel quartiere non ha orari, «da mattina fino a notte fonda, ci sono sempre – raccontano i cittadini – una volta tornati a casa abbiamo visto due persone fare sesso nel parcheggio sotterraneo del nostro condominio, delle volte la mattina troviamo anche tracce di escrementi». Sotto il ponte di via Rasario che divide la strada dagli orti c’è un numero spropositato di profilattici usati, fazzoletti e insetti, oltre a un odore nauseabondo. «Quello che lamentano i cittadini – conclude il capogruppo – è che negli ultimi mesi i transessuali che si prostituiscono si sono fatti più arroganti, acquisendo più territorio all’interno del borgo. È incredibile che a Milano si possa formare un quartiere a luci rosse».
Gli abitanti hanno promosso una raccolta firme denunciando il «lassismo delle istituzioni» e chiedendo fatti concreti. Il quartiere sta vivendo negli ultimi anni una grossa trasformazione: con l’arrivo del Borgo Sostenibile la densità dei suoi abitati sta aumentando esponenzialmente ma aumenta anche lo spaccio, mentre a diminuire è il senso di sicurezza: «Tutte le sere la stessa storia, arriva un’Audi bianca si posteggia vicino al parchetto e chi è interessato va a comprare le sostanze».