
Fiera a Rho Pero
Milano, 15 luglio 2015 - La data cerchiata in rosso sulle agende è quella del 31 luglio, quando l’assemblea degli azionisti di Fiera Milano spa si riunirà al polo di Rho per votare l’aumento di capitale da 70 milioni di euro. Nel frattempo, il gruppo guidato dal neo amministratore delegato Corrado Peraboni dovrebbe chiudere l’operazione Ipack-Ima. L’accordo di acquisizione per 2,5 milioni di euro delle fiere del confezionamento è già vincolante, tuttavia manca il passaggio finale, il closing con il conseguente trasferimento delle azioni in pancia al gruppo di piazzale Carlo Magno. La partita si potrebbe già chiudere settimana prossima, prima dell’assemblea di fine luglio. Nel complesso, l’obiettivo finale è ridare fiato ai conti della società. «Con l’aumento di capitale in parte si riequilibrirà la posizione finanziaria netta – osserva l’ad – e dobbiamo aumentare i ricavi, cioè fare più fiere. Il grosso della sfida è rafforzare i prodotti e diventare più attrattivi». Ipack-Ima, ad esempio, porta in dote una serie di appuntamenti già ospitati a Milano, ma anche partecipazioni in manifestazioni in Russia e in Africa.
Il primo trimestre del 2015 si è chiuso con ricavi consolidati per 73,8 milioni di euro, contro i 74,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2014, e un margine operativo lordo di 7,1 milioni di euro, 633mila euro in meno rispetto al periodo precedente, che il management di Fiera imputa principalmente «a causa dell’assenza dell’importante manifestazione biennale mostra convegno Expocomfort». Piazzale Carlo Magno ha compensato con gli assegni staccati da Expo spa. Fiera Milano prima si è aggiudicata la regia dell’auditorium e del centro congressi del sito di Rho-Pero, per 7,5 milioni di euro, poi ha affittato a fine aprile 120mila metri quadri di parcheggi e spazi per il movimento mezzi per 7,2 milioni di euro. A fine marzo l’indebitamento netto era di 109,4 milioni di euro, in recupero sui 121,7 milioni di euro del bilancio 2014 e le previsioni del consiglio di amministrazione, era scritto nella nota trimestrale, «evidenziano in particolare una crescita del fatturato consolidato a oltre 330 milioni di euro con un margine operativo lordo del 10%, un ritorno all’utile e un andamento del fabbisogno finanziario in coerenza con le previsioni di crescita del fatturato e degli investimenti».
«Il prossimo anno fieristico prenderà lo slancio da un 2015 che si sta rivelando felice per le manifestazioni in corso nel nostro quartiere, in modo da rafforzare Milano come hub delle grandi fiere del sistema Paese», è l’obiettivo dichiarato di Peraboni. Il nuovo ad è pratico dei corridoi di piazzale Carlo Magno, dato che per anni ha occupato la poltrona di direttore generale di Fondazione Fiera, che controlla la spa. E sulla lettura della sua nomina come una stretta della Fondazione sulla spa, commenta: «Io ho già svolto il ruolo di amministratore fieristico, significa marciare nel rispetto dell’autonomia e del ruolo di ciascuno in sinergia».
luca.zorloni@ilgiorno.net
Twitter: @Luke_like