
Aie-Fiera, nasce a Milano Fabbrica Libro
Milano, 7 settembre 2016 - La prima edizione della nuova fiera del libro di Milano si svolgerà dal 19 al 23 aprile 2017. Lo hanno deciso oggi Aie e Fiera di Milano, specificando che è il primo tassello del progetto di promozione del libro, "Fabbrica del libro", che coinvolge librai, bibliotecari e tutto il mondo librario.
Una "parte importante del lavoro" della prima edizione della manifestazione milanese sarà impostata sulla Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, del 23 aprile, "coinvolgendo librai, bibliotecari e l'intero mondo del libro, favorendo la partecipazione delle scuole e creando un polo attrattivo per tutto il Paese". Queste date, precisa l'Aie in una nota, "tengono anche conto dell'interesse generale, di quello delle Istituzioni locali e nazionali e soprattutto di quello della comunità del libro".
Fiera Milano ed Ediser, societa' di servizi dell'associazione Italiana Editori (Aie), hanno costituito 'La Fabbrica del Libro', che - si legge in una nota - sviluppera' attivita' di promozione del libro, anche mediante l'organizzazione di eventi fieristici in tutto il territorio nazionale, valorizzando l'intera produzione editoriale. L'atto costitutivo e' stato siglato da Corrado Peraboni, amministratore delegato del centro espositivo, e da Federico Motta, presidente di Aie. E' stato cosi' compiuto un ulteriore passo verso la prima edizione dell'appuntamento fieristico milanese dedicato al libro, la cui squadra organizzativa e' gia' in fase avanzata di messa a punto.
Fiera Milano detiene il 51% de 'La Fabbrica del Libro' e ne esprime l'amministratore delegato, individuato in Solly Cohen. Il 49% appartiene a Aie, a cui spetta la nomina del presidente, ruolo ricoperto da Renata Gorgani, editore della casa editrice Il Castoro. "Oggi abbiamo posato il primo mattone non solo della Fabbrica del Libro, ma del nostro progetto", dichiara Federico Motta che aggiunge: "Aie, con i suoi 147 anni di storia e di esperienza, e Fiera Milano, primo operatore fieristico in Italia e uno dei maggiori al mondo, mettono insieme le loro energie e la loro esperienza per realizzare insieme il Progetto di Promozione del Libro di Aie, che partira' con l'appuntamento milanese a maggio, ma investira' progressivamente anche Roma e il sud in una messa in rete degli appuntamenti principali di promozione del libro e della lettura". "Il progetto di un evento fieristico a Milano dedicato al libro prende corpo" - sottolinea Corrado Peraboni - "ne siamo davvero felici. Milano e' gia' capitale dell'editoria, oltre che centro vitale di produzione culturale, ricerca e innovazione. Era giusto che avesse una manifestazione di livello nazionale sul libro. Ora abbiamo creato il soggetto che dovra' materialmente sviluppare l'idea, a cui presto daremo anche un nome. Il sogno sta diventando realta'".
LA REAZIONE DI TORINO - Non si è fatta attendere la reazione stizzita al di là del Ticino: "Siamo stupiti che Aie e Fiera Milano abbiano avvertito la necessità di annunciare le date della Fabbrica del Libro prima dell'incontro con il ministro Franceschini, in programma lunedì a Roma»" Lo affermano il sindaco di Torino e il presidente della Regione Piemonte, Chiara Appendino e Sergio Chiamparino, secondo cui tale comportamento "non facilita il dialogo, perché sembra quantomeno irrispettoso, per non dire provocatorio nei confronti del Ministro e di tutti gli altri interlocutori".
"Le date del Salone del Libro di Torino - ricordano Appendino e Chiamparino - sono fissate da 29 anni nella seconda settimana di maggio, e anche la 30esima edizione si svolgera' in quel periodo. Ci interroghiamo su quale possa essere la ragione di tale comportamento che non facilita il dialogo, perche' sembra quantomeno irrispettoso, per non dire provocatorio, nei confronti del Ministro e di tutti gli antri interlocutori, l'atteggiamento con cui Aie e Fiera Milano hanno deciso unilateralmente le proprie date in un periodo sostanzialmente concomitante". "In ogni caso - concludono - come il Ministro sa, e con la correttezza che ci ha sempre contraddistinto, noi siamo disponibili a trovare soluzioni che evitino la reciproca cannibalizzazione. Se questo non fosse possibile, proseguiremo sulla nostra strada".