ANNA GIORGI
Cronaca

Morti in incendio sui Navigli, i due fidanzati condannati dal salvavita che mancava

Nell’appartamento in cui vivevano i due ragazzi morti nell’incendio. Non sarebbe scattato il dispositivo di sicurezza, non ci sono indagati

Luca Manzin e Rosita Capurso

Milano, 19 dicembre 2019 - Potrebbe essere stata la batteria di un vecchio monopattino elettrico messa in carica di notte la causa del rogo che ha ucciso i due giovani fidanzati lo scorso 23 novembre. Sull’ipotesi la Procura sta attendendo la relazione finale dei periti. C’è un altro elemento però sul quale gli stessi tecnici stanno facendo accertamenti, è quasi certo che l’impianto elettrico dell’appartamento non fosse provvisto di salvavita, il meccanismo che disattiva l’impianto automaticamente in caso di dispersione di elettricità e quindi pericolo di incendi. I proprietari dell’appartamento erano i due giovani fidanzati, quindi l’esito degli accertamenti servirà solo per fare chiarezza su cosa è successo realmente la notte della tragedia, ma dal punto di vista giudiziario non ci saranno responsabili. Proprio i giovani erano impegnati nella ristrutturazione della soffitta sui Navigli, è probabile quindi che le fiamme siano poi state alimentate dai barattoli di vernice lasciati accanto al monopattino. Pare accertato che i due siano morti per l’inalazione del fumo tossico, prima ancora di essere avvolti dalle fiamme.

Gli investigatori, coordinati dal pm Gaetano Ruta, dovranno capire se la scintilla si sia sprigionata dalla spina difettosa di un impianto elettrico, come sembra, non a norma, oppure da un guasto in una delle celle della batteria. In questo caso la tragedia riaccenderà i dubbi sulla pericolosità della ricarica domestica delle batterie estraibili. Per sapere con certezza però se si è trattato di una scintilla partita dalle batterie bisognerà attendere la relazione finale dei supertecnici dei vigili del fuoco a cui sono stati delegati esami più approfonditi. Secondo il parere dei tecnici le batterie al litio possono surriscaldarsi e prendere così fuoco se danneggiate o difettose. Pare che l’incendio sia scaturito in una zona dell’appartamento in cui sfortunatamente erano stati ammucchiati, accanto alla batteria in carica, scatoloni di cartone. Questo ovviamente avrebbe agevolato il propagarsi delle fiamme. L’ipotesi di reato, è omicidio colposo, ma il fascicolo resterà senza indagati.