
Il cartello che annuncia lo stop alla festa
Milano, 31 marzo 2018 - Era già tutto pronto, sulla carta. Bancarelle, animazione, fiori, musica. La «Festa della primavera» promossa da Asco Affori, l’associazione dei commercianti di quartiere, avrebbe riempito il viale principale per la 33esima edizione il prossimo 15 aprile. Ma non se ne farà nulla. «Annullata», si legge sui volantini appesi nel quartiere. «Nonostante l’organizzazione fosse ormai conclusa - spiega il direttivo - non abbiamo potuto ottenere i permessi previsti a causa di rallentamenti burocratici che hanno comportato la mancata pubblicazione dei bandi da parte del Municipio 9».
Spento l’entusiasmo, si sono accese rabbia e delusione. E le polemiche vanno avanti da giorni. La maggioranza di centrodestra del Municipio 9 risponde però in una nota che «la festa si farà, seppur in un momento successivo», e soprattutto spiega che «a seguito di indicazioni, ancora in fase di perfezionamento, fornite dal Comune sulla disciplina degli eventi aggregativi di quartiere (ex feste di via) la scelta dei soggetti organizzatori dovrà essere effettuata attraverso lo svolgimento di una procedura a evidenza pubblica che consenta la più ampia partecipazione. Gli organizzatori potranno pubblicizzare l’evento solo dopo l’aggiudicazione del bando». I commercianti restano sul piede di guerra: «Non discutiamo il bando. Ma per allestire un evento del genere ci vogliono tempo, impegno e fatica ed era impossibile partecipare a un bando inesistente: perché il Municipio non si è mosso per tempo? La nostra iniziativa tradizionale è sempre stata un successo e la politica non ci è venuta per nulla incontro, in barba all’attenzione promessa alle periferie». La maggioranza spiega nel dettaglio che «La Festa della primavera si terrà regolarmente, anche se in una data successiva, 15, 16 e 17 giugno, consentendo così agli organizzatori che vinceranno il bando di presentare un evento di alto valore qualitativo». Non solo: «I quartieri del Municipio saranno coinvolti da maggio a novembre in una serie di eventi. Affori sta per vivere uno dei momenti più importanti della sua storia: dall’11 aprile, Villa Litta aprirà per la prima volta le sue porte alla celebrazione dei matrimoni. Fino a giugno ne sono stati già fissati 70». Ma l’opposizione attacca: «C’è un problema evidente di gestione - dichiara Stefano Indovino, capogruppo Pd -. Ho proposto di istituire un gruppo di lavoro che entro un mese presenti una delibera per sburocratizzare l’iter degli eventi aggregativi».
Interviene anche Beatrice Uguccioni (Pd), vicepresidente del Consiglio comunale ed ex presidente del CdZ 9: «Un grave danno per il quartiere e i cittadini. D’altra parte se chi è al vertice del Municipio 9 non è in grado di organizzarsi per tempo, questo è il risultato. Se hanno bisogno di ripetizioni, siamo qua». Il presidente del Municipio Giuseppe Lardieri ribatte: «Siamo i primi a voler snellire le procedure. Il nostro slogan è poche parole, molti fatti».