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Festa per i 10 anni del Sai, la casa dei rifugiati

A San Donato, dieci anni di accoglienza per 136 rifugiati da 24 nazioni diverse. Progetto Sai celebra con eventi e mostra fotografica il supporto offerto per una nuova vita.

Festa per i 10 anni del Sai, la casa dei rifugiati

Un decennio di accoglienza, durante il quale San Donato ha aperto le porte a 136 persone provenienti da 24 nazioni diverse. Sono questi i numeri del Sai, progetto dedicato ad accogliere e sostenere i rifugiati. Dietro ai numeri ci sono le storie di tanti uomini che dal 2014 ad oggi, arrivati nella città dell’Eni, hanno avuto la possibilità di dare una nuova direzione alla propria esistenza.

Grazie alla sinergia tra il Comune e gli enti del terzo settore, è stato offerto loro un supporto che è andato oltre la fornitura di vitto e alloggio, ma ha incluso anche attività d’informazione, accompagnamento e orientamento. In occasione della giornata mondiale del rifugiato (20 giugno), questo decennio d’impegno e aiuto sarà celebrato attraverso una rosa di eventi.

Fino al 30 giugno Cascina Roma ospiterà una mostra fotografica che racconta le azioni realizzate nell’ambito del progetto di accoglienza, con scatti di Andrea Marco Consonni e la curatela di Daniela Latini. Martedì 18 giugno, al cinema Troisi, verrà proiettato il film "Io capitano"; sarà presente Mamadou Kouassi Pli Adama, la cui storia ha ispirato uno degli episodi più toccanti della pellicola.

Il 20 giugno al parco Mattei si esibirà il musicista Sandro Joyeux, cantore della connessione globale attraverso la musica. Tutti gli eventi sono gratuiti. "Celebriamo un traguardo significativo - rimarca l’assessore al welfare Francesca Micheli (nella foto) -: dieci anni di impegno e dedizione. Grazie al supporto delle persone che li hanno affiancati, gli uomini accolti nella nostra città hanno potuto e possono guardare al futuro con rinnovata speranza"."Siamo determinati a continuare su questa strada - aggiunge il sindaco Francesco Squeri -, convinti che, insieme, possiamo costruire una società sempre equa e accogliente".

A.Z.