
Ferrari tra i beni confiscati alla mafia assegnata alla Polizia locale
Milano, 30 marzo 2017 - C'è anche una Ferrari 458 spider tra i beni sequestrati alla criminalità organizzata assegnati alla Polizia locale di Milano per progetti di educazione alla legalità. La supercar è stata confiscata nel settembre del 2015 ed è stata affidata alla Polizia locale grazie alle leggi antimafia, che stabiliscono la confisca di beni mobili sequestrati e il loro affido da parte del Tribunale in custodia giudiziale agli organi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che ne facciano richiesta.
La Ferrari - ha spiegato il Comune - si è messa a disposizione della Polizia locale milanese e ha provveduto a suo carico a fare la revisione dell'auto. Mentre un'altra società, la Carrozzeria Marazzi di Caronno Pertusella (VA) con esperienza pluriennale nell'allestimento di veicoli per le forze di Polizia, a titolo gratuito ha preparato il veicolo con i colori e le dotazioni d'obbligo, rendendolo a tutti gli effetti un'auto della Polizia locale. Gli unici costi sostenuti dall'Amministrazione comunale sono stati quelli per l'immatricolazione, ovvero 53,76 euro. La Polizia locale di Milano, in base alle stesse norme sull'assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ha in dotazione oltre alla Ferrari altre 29 autovetture e 3 motociclette. Tutti questi veicoli sono utilizzati per le attività quotidiane. "Ora la Ferrari è pronta a diventare un simbolo di legalità - ha commentato il comandante Antonio Barbato - e a mettersi al servizio della comunità. È stata assegnata al nostro corpo per progetti di educazione ai giovani. Nel corso dell'anno i ghisa milanesi incontrano oltre 55 mila ragazzi, per progetti di educazione stradale e civica. In alcuni eventi particolari questa auto sarà utilizzata per far capire loro che il crimine non paga, che lo Stato si riprende i beni di chi li ha ottenuti con attività criminali".
Oltre a questa Ferrari, il patrimonio di beni confiscati e trasferiti al Comune di Milano conta 172 unità immobiliari: 163 assegnate e 9 in fase di acquisizione da parte dell'Amministrazione. Si tratta di appartamenti in centro città ottenuti con il prestito ad usura, il negozio a Baggio dove si spacciava la droga e da dove partiva il riciclaggio di denaro sporco attraverso la Svizzera. La lavanderia dove si ripulivano i divani in pelle, ma i soldi si facevano con il traffico di stupefacenti. La villa con rifiniture di lusso a pochi passi dall'Abbazia di Chiaravalle, a mostrare una fortuna raggiunta velocemente grazie ai reati piu' vari, dal furto, al narcotraffico, alla messa in circolazione di denaro falso.
Tutto questo sarà raccontato da domani a domenica 2 aprile durante il Festival dei Beni Confiscati alle Mafie, evento organizzato dall'Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano in collaborazione con Libera e Cesi e con la direzione artistica della giornalista Barbara Sorrentini. Il Festival prendera' il via domani alle 10 presso Casa Chiaravalle, in via Sant'Arialdo 69, con la presenza di una ottantina di studenti delle scuole superiori di Milano, accompagnati da Libera e dai rappresentanti dell'Amministrazione comunale, di Gherardo Colombo, Umberto Ambrosoli; Nando dalla Chiesa, Lucilla Andreucci (referente Libera Milano). A seguire ci sarà la lezione agli studenti di Sandro De Riccardis, giornalista e autore di "La mafia siamo noi".