Ferite alle gambe e sterno fratturato. Fuga in camera e chiamata al 112

Garbagnate, ha picchiato la compagna con un’asta metallica appendiabiti e l’ha colpita al petto con diversi calci. Lei e la figlia si sono barricate in una stanza e hanno dato l’allarme: aggressore arrestato dai carabinieri.

Ferite alle gambe e sterno fratturato. Fuga in camera e chiamata al 112

Ferite alle gambe e sterno fratturato. Fuga in camera e chiamata al 112

Tre mesi di botte, minacce e vessazioni di ogni genere, mai denunciate per paura di ritorsioni. Poi l’ennesima esplosione di violenza e la chiamata disperata al 112 per lanciare l’allarme. Così venerdì sera una trentanovenne di origine ucraina, residente a Garbagnate Milanese, ha fatto arrestato il compagno violento: il trentaquattrenne pakistano è stato bloccato dai carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Rho e portato a San Vittore con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

La donna è ancora ricoverata in osservazione in ospedale: i violenti colpi al petto le hanno provocato una frattura composta del corpo sternale. L’ultima parte della drammatica vicenda inizia poco dopo le 21 di venerdì. Siamo in un appartamento di via dei Platani. L’uomo, che risulta residente a Senago, arriva a casa della donna completamente ubriaco, come già accaduto in passato, e inizia a discutere con lei per motivi di gelosia; nell’abitazione c’è anche la figlia quindicenne di lei, che assiste all’intera scena. Il trentaquattrenne afferra un’asta metallica, di quelle che si usano per appendere gli abiti nell’armadio, e colpisce più volte la trentanovenne ale gambe; poi le sferra diversi calci allo sterno, fino a fratturarglielo. La quindicenne interviene per difendere la madre, ma l’uomo non si ferma: in mano ha un grosso coltello di cucina, che punta verso la donna minacciandola di morte; poi la ferisce con un cacciavite e con i frammenti di vetro di una finestra che lui stesso ha rotto poco prima con un pugno.

A quel punto, la donna e l’adolescente riescono in qualche modo a barricarsi in camera da letto e da lì a chiamare aiuto. I carabinieri arrivano in pochi minuti: il pakistano viene fermato e disarmato. La trentanovenne viene soccorsa dai sanitari di Areu e trasportata all’ospedale di Garbagnate Milanese, dove i medici riscontrano la frattura composta del corpo sternale. Ai militari, la donna racconta un incubo lungo tre mesi. Un incubo da cui ha trovato il coraggio di venir fuori denunciato il compagno violento.

Nicola Palma

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