Fedez torna alla carica con un nuovo appello social. Dopo l’invito per portare più persone possibili a donare sangue (accolto anche dalla moglie Chiara Ferrgani, come dimostrano le foto pubblicate sul profilo Instagram dell'influencer con quasi 30 milioni di follower), il 34enne milanese ha lanciato dai suoi canali social una raccolta firme per il potenziamento del bonus psicologo. L'obiettivo è solo uno: "fare in modo che il dibattito sulla salute mentale diventi una priorità in questo Paese, visto che se ne parla pochissimo", dice Fedez in persona nelle sue storie.
Un concetto poi esplicitato con più precisione nel testo di presentazione della petizione: "Chiediamo al Governo che vengano varati i decreti attuativi rispetto al bonus psicologo e che, in generale, ci sia un impegno a stanziare maggiori fondi per la salute mentale. È ora che il benessere psicologico di tutti, e dei nostri ragazzi in particolare, diventi una priorità per questo Paese".
- L’obiettivo firme (quasi) raggiunto in poche ore
- Disturbi mentali, un problema sempre più preoccupante
- Fedez e la depressione
L’obiettivo firme (quasi) raggiunto in poche ore
In poche ore, la petizione ha raccolto 87mila firme (sembra chiaro che l’obiettivo fissato a quota 100mila verrà agilmente raggiunto) anche grazie al tam tam di ricondivisioni “illustri” partito tra i vari social. Nelle storie di Fedez si possono vedere tanti artisti e personaggi pubblici che hanno voluto dare visibilità a questa iniziativa. Si parte ovviamente dalla compagna Chiara Ferragni ma sono in tantissimi ad aver partecipato alla maratona per raggiungere quota 100mila: da Francesca Michielin a J-Ax passando per Roberto Saviano, Francesca Fagnani, l’attivista Cathy La Torre o gli influencere Camihawk e Tommaso Zorzi. È possibile firmare la petizione a questo link (qui)
Disturbi mentali, un problema sempre più preoccupante
Ma questa raccolta firme non arriva come un fulmine a ciel sereno. Già nelle ultime settimane il rapper aveva acceso un faro sulla salute mentale e di come, secondo la sua visione, il tema venga snobbato dal governo nostrano. Fedez, nella sua recente apparizione nella trasmissione di Fabio Fazio "Che Tempo Che Fa", aveva portato preoccupanti dati riguardo la depressione tra i giovani: "In Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme, pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012"
Un problema che secondo il 34enne dovrebbe essere affrontato con maggiore serietà e soprattutto più fondi:"L’Oms indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. Negli ospedali e nei consultori ci sono 2,8 psicologi ogni 100mila abitanti ma secondo l’Istituto Superiore di Sanità servirebbe 1 psicologo ogni 1000 abitanti. L’Italia, destinando alla salute mentale poco più di 60 euro per cittadino, si colloca fra gli ultimi posti in Europa. Nel 2022 è stato previsto il ‘bonus psicologo’, un contributo economico per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia. Il totale stanziato era di 25 milioni di euro. Secondo il rapporto annuale 2023 dell’Inps, su circa 395 mila domande presentate per accedere al ‘bonus psicologo’, il 99% rispondeva ai requisiti di ammissibilità. Solo il 10,5% però è stato finanziato: circa 41.600 domande. Nel 2023 l’attuale Governo ha stanziato 5 milioni di euro per l’anno in corso e 8 milioni di euro per ogni anno dal 2024 in poi".
Fedez e la depressione
Il tema della salute mentale sta molto a cuore all’artista. Fedez infatti non ha mai nascosto di essere caduto in un profondo stato di depressione nel periodo successivo alla diagnosi e la successiva operazione del tumore al pancreas nel 2021. Una vera e propria malattia, curata con "ansiolitici, psicofarmaci e antidepressivi" e che starebbe "affrontando ancora".
Fedez ha più volte sottolineato come nel periodo più buio ascoltare l'esperienza di persone che avevano passato quello che lui stava vivendo l'ha aiutato moltissimo. Da lì l'idea di parlarne apertamente: "Non ho pudore o vergogna a parlare di quello che ho passato. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, avrebbe potuto aiutare tanti ragazzi a sentirsi meno soli o a dirsi: beh, allora può succedere davvero a chiunque”. Ma l’impegno del 34enne non finirebbe qui. Infatti il “suo sogno” sarebbe aprire con la sua fondazione “un centro di aggregazione che fornisce assistenza sanitaria gratuita ad adolescenti e giovani con problemi di salute mentale”.