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Fatebenfratelli, chiesto il rinvio a giudizio per il primario assenteista

Solo nel 2013 avrebbe saltato 145 giornate di lavoro percependo ingiustamente oltre 30mila euro di stipendio

Un medico, foto generica

Milano, 6 agosto 2014 - Solo nel 2013 avrebbe saltato 145 giornate di lavoro. Per questo il pm Paolo Filippini ha chiesto il rinvio a giudizio per il primario  "assenteista" dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano. L'uomo è accusato di truffa ai danni dell'azienda ospedaliera, in concorso con una collega che avrebbe coperto le sue assenze. Secondo l'accusa il medico avrebbe percepito ingiustamente, in un anno, oltre 30mila euro di stipendio. Il medico, secondo quanto è emerso dalle indagini, timbrava il cartellino e poi si allontanava dal posto di lavoro, oppure presentava autocertificazioni che attestavano la sua presenza nel reparto quando in realtà si trovava da tutt'altra parte.

Per 63 volte, inoltre, la collega indagata avrebbe timbrato il cartellino al posto del primario. Nel capo di imputazione si legge che "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso", in concorso con un "medico dello stesso reparto", il primario ha conseguito "senza aver svolto attività lavorativa, l'ingiusto profitto di euro 30.327,75, relativamente al periodo gennaio-dicembre 2013, con pari danno per l'amministrazione pubblica, azienda ospedaliera Fatebenefratelli, di cui è dipendente".