Fase 2: a Milano niente caos sui treni, ma auto in coda

Le ciclabili sollevano le prime proteste. Gel e termoscanner, ma le boutique ci riprovano. In Galleria i ristoranti alla moda restano fermi

ciclabile e traffico in corso Buenos Aires

ciclabile e traffico in corso Buenos Aires

Milano, 19 maggio 2020 - Il temuto boom di passeggeri sui mezzi pubblici non si è verificato, nella città che conta ancora una buona fetta di pendolari che lavorano da casa. Treni, bus e metropolitane più affollate rispetto ai giorni scorsi, ma senza particolari problemi ad accezione di alcuni episodi sulla linea 90/91. Auto incolonnate sulle arterie. Proteste in corso Buenos Aires e corso Venezia, dove la viabilità è stata modificata per le nuove corsie ciclabili. E in un centro ancora svuotato dai turisti, hanno riaperto i negozi di abbigliamento. All’ingresso avvisi sull’obbligo di indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza, dispenser di gel, contapersone e termoscanner. Alla Rinascente i vestiti provati "vanno in quarantena" per essere sanificati prima di essere di nuovo esposti. Nei bar frequentati per la pausa caffè e l’aperitivo tornano i primi, circospetti, clienti. La voglia di ripartire non manca, con la consapevolezza che nonostante dati in miglioramento il coronavirus non è ancora sconfitto. Tra Duomo, corso Vittorio Emanuele e San Babila, circa il 75% degli esercizi ha alzato la saracinesca. Non è così per i ristoranti.

Nella Galleria, salotto cittadino, sono tutti chiusi: lo storico Savini ma anche il Marchesino, il Galleria, Biffi, il Gatto Rosso. Cracco, che da settimane ha aperto il bar per l’asporto, ieri ha messo 4 tavolini all’esterno dove ci si può sedere per il caffè. Per il ristorante apertura rimandata di una settimana. Una scelta condivisa da altri chef stellati, come Oldani. Chiuso anche lo Starbucks in Cordusio. "Non è ancora il momento", spiega il colosso del caffè “modello Usa“. Porte chiuse anche nei principali musei, come la pinacoteca di Brera. Davanti a Palazzo Marino è andata in scena la protesta degli ambulanti. E in Duomo sono state celebrate le prime messe con i fedeli. Ad accoglierli l’arciprete, monsignor Borgonovo: "Vi abbiamo aspettato tanto".  

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