STEFANIA CONSENTI
Cronaca

Fase 2, l'assessore Del Corno: "Musei, faremo test a porte chiuse"

Slitta l’apertura in attesa dell’ordinanza regionale. "Verifiche su sanificazione e aria"

Palazzo Reale

Palazzo Reale

Milano, 17 maggio 2020 -  Slitta l’apertura di musei, mostre e biblioteche civiche. Da Palazzo Marino erano pronti a farlo, in sicurezza, con un piano dettagliato, da martedi. Ma la frenata del governatore Attilio Fontana proprio su musei e palestre ha congelato tutto.

Una situazione che l’assessore alla Cultura Filippo del Corno ha definito "surreale". Morale? "Aprire al pubblico gli istituti culturali, musei e biblioteche, è un’operazione complessa e articolata, e non può essere disposta da un giorno all’altro. In attesa di un atto ufficiale, ossia un’ordinanza, che confermi questo indirizzo, abbiamo quindi deciso di non aprire musei civici e biblioteche comunali, come era invece previsto: utilizzeremo questa settimana per una sperimentazione a porte chiuse di tutti i protocolli di sicurezza e sanificazione, con particolare attenzione alla verifica dei parametri di temperatura e umidità". Del Corno, però chiede alla Regione Lombardia di "convocare un tavolo alla presenza di tutte le città capoluogo" per capire gli "indirizzi ai quali attenerci e per condividere un piano strategico di ripresa delle attività culturali. Chiediamo a Regione Lombardia di farci capire che cosa hanno in mente per ciò che riguarda la Cultura, il suo stato di crisi, le sue prospettive di rilancio".

L’assessore alla Cultura non vuole certo passare per colui il quale ci tiene ad "aprire a tutti i costi" e "sono d’accordo con il ministro Franceschini quando dice che "la differenziazione dal punto di vista epidemiologico delle diverse regioni deve lasciare un margine di autonomia. Ma allora che ci diano i dati reali in base ai quali capire la pericolosità dei luoghi culturali". Insomma, alla fine la scelta della riapertura, indicazioni del governo in pirmis, passa anche dai singoli e attraverso le decisioni regionali e quindi da quanto a sua volta deciderà il governatore. E la Regione, da quanto è filtrato in tarda serata, sarebbe orientata ad autorizzare, ovviamente alla luce delle indicazioni del Dcpm.

Nel piano del Comune sono state previste aperture a "scacchiera" dei musei rispetto al territorio della città, in modo da coprire nell’arco di una settimana diversi distretti urbani e, al tempo stesso, favorire i servizi culturali “di prossimità” in coerenza con gli indirizzi del documento “Milano 2020”.

Per quanto riguarda le sedi espositive, il progetto del Comune fissa l’apertura di Palazzo Reale al pubblico a partire dal 28 maggio, dal giovedì alla domenica. Riapriranno (questo il programma) le mostre dedicata a Georges de la Tour (fino al 27 settembre), “Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre” (fino al 30 agosto) e “Roberto Cotroneo. Genius Loci” (fino al 26 luglio). Erano pronti a riaprire anche al Poldi Pezzoli e l’avevano anche annunciato. "A questo punto attendiamo un atto formale dalla Regione", conferma la direttrice Annalisa Zanni. La Pinacoteca di Brera si sta preparando con una scadenza più ampia anche in base al personale che rientrerà al lavoro da lunedì, dopo smartworking e malattie. Stessa situazione per il Cenacolo.

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