
Le librerie di Milano rialzano le saracinesche. Il mondo del libro cerca un ritorno alla normalità ma sono tanti i dubbi tra dipendenti e clienti: si teme un possibile nuovo lockdown. Guanti, mascherine, gel igienizzante e separatori in plexiglass: così i negozi si sono adattati all’emergenza. Le librerie Libraccio non si sono mai fermata: "Abbiamo continuato a vendere online – spiega il 34enne responsabile del punto vendita di viale Romolo 9, Silvio Fiechter – continuando a garantire il servizio ai clienti. Ovviamente però per noi la vendita su Internet è un di più". La corsa ai libri non ha fermato nessuno, dai più grandi ai più piccoli: "Abbiamo avuto più vendite di quelle che mi potessi aspettare" assicura Fiechter. Le persone giunte nel negozio "erano comunque quasi tutte abituali. Abbiamo venduto tanti libri per bambini da 2 a 5 anni probabilmente per affrontare le prossime settimane di isolamento". Per sfogliare i libri bisogna indossare i guanti messi a disposizione dal negozio. Giorgio Maria Romanelli, 21 anni, studente della Scuola del fumetto e lavoratore nell’abito artistico, è uno dei primi a entrare: "Devo raccontare storie e per poterlo fare mi devo informare, quale miglior posto se non questo?".
Non si è mai fermata neppure “La Libreria dei Ragazzi” di via Tadino 53: "Per stare vicini ai nostri clienti in questi mesi abbiamo organizzato videoletture da casa per i bambini di tutta Italia – spiega la responsabile del negozio Alessandra Starace –. Tutte le mattine sulla nostra pagina Facebook leggiamo due storie: una per bimbi, una per i più grandi. E abbiamo attivato le consegne a domicilio". I video sono seguiti anche da Spagna, Svizzera e Germania: "Ora bbbiamo riaperto, ma continueremo lo stesso con le letture, finché i bambini non torneranno a scuola. Per chi in questi giorni non può permettersi di uscire di casa abbiamo organizzato dei tour nella libreria con l’ausilio di videochiamate, recapitandogli poi a casa il libro scelto". Ieri pomeriggio tante famiglie in attesa per entrare in libreria: "Liste alla mano tantissimi piccoli sono entrati per fare acquisti accompagnati dai loro genitori – conclude la responsabile –. Tutte le regole sono rispettate. La sicurezza per noi viene prima di tutto". Tra i lettori che non aspettavano altro Gabriella Orsini, 24 anni, solo ieri ha acquistato 17 libri: "Ho finito tutto quello che potevo leggere in casa – scherza – non potevo far passare un giorno in più". Ha riaperto le porte con tutti gli accorgimenti anche Libreria Cortina vicino alla Statale: "Abbiamo lavorato molto online, però in negozio è tutt’altra cosa – racconta Pietro Belotti –. Sono venuti pochi studenti ma tanti clienti affezionati, come primo giorno non è andato male". Di fianco al Duomo (ad orario ridotto) anche Mondadori ha riaperto: "Mi aspettavo molta meno gente – racconta una dipendente – Venti persone all’ora, poche, però come primo giorno non male. Abbiamo sfruttato l’occasione per sistemare le esposizioni. I più venduti? Articoli per studenti di medie, superiori, università". La Feltrinelli ha deciso di aprire solo alcune librerie. L’insegnante di musica Maria Cristina Montagna non aspettava altro: "Entrare in libreria è tutta un’altra cosa rispetto ad acquistare online, qui c’è la magia. Ai miei studenti ho suggerito molti titoli di film e qualche libro, bisogna tenere allenata la mente".