
di Mario Consani e Nicola Palma
Più di 1.400 plichi postali pieni di farmaci di vario genere e sostanze dopanti. Il tutto proveniente dall’India e senza alcuna autorizzazione all’immissione nel mercato lecito. Il carico illegale, sul quale sono ancora in corso accertamenti per risalire ai destinatari, è stato sequestrato domenica all’aeroporto di Linate nel corso di un’operazione congiunta tra Nucleo Antisofisticazione dei carabinieri e personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Stando a quanto apprende il Giorno, i militari hanno messo i sigilli a poco più di 50mila compresse contenenti farmaci per la cura di obesità e disfunzione erettile e ad altre 500 tra pillole e fiale di sostanze utilizzate abitualmente come doping dai body builder.
Valore stimato della maxi spedizione: più di 260mila euro. A chi erano diretti quei pacchi provenienti dall’Asia e sbarcati nello scalo aeroportuale milanese? L’indagine è in atto. Per adesso, si può ragionare su blitz identici avvenuti nel recente passato, che avevano fatto emergere una platea piuttosto eterogenea di acquirenti. Basti citare, a tal proposito, un intervento simile andato in scena nel 2016: in quel caso, gli approfondimenti investigativi avevano fatto emergere che nel caso dei farmaci contro la disfunzione erettile (l’80% del carico in quell’occasione) i clienti appartenevano a vari ambiti socio-lavorativi, con una leggera prevalenza di operai e impiegati; per le sostanze dopanti, invece, i destinatari erano i frequentatori di palestre e gli sportivi amatoriali. Il blitz di due giorni fa di Nas e Agenzia delle Dogane rientra in un piano d’azione condiviso tra le due istituzioni in un protocollo d’intesa firmato la scorsa settimana: l’accordo, che punta a mettere a sistema le rispettive competenze, prevede "il raccordo info-operativo necessario all’analisi dei flussi commerciali e all’elaborazione dei profili di rischio". L’obiettivo dichiarato: "Orientare e rendere più efficace la successiva attività di controllo". Ed è proprio in quest’ottica di collaborazione che si è sviluppata l’operazione portata a termine lunedì a Linate.
Del resto, il Nas si sta occupando da tempo del traffico di farmaci illegali, in particolare di sostanze dopanti. Nel febbraio scorso, i militari hanno arrestato sei persone a valle di un’indagine coordinata dal pm Francesco De Tommasi, che aveva smantellato due distinte associazioni a delinquere con la stessa mission: procurarsi illecitamente sostanze dopanti e anabolizzanti da smerciare a personal trainer, bodybuilder e professionisti e frequentatori di palestre, lucrandoci sopra anche a danno del Servizio sanitario nazionale.