Milano, i gemelli con 2 papà: "Figli di entrambi sui documenti dopo 6 anni di attesa"

Famiglia arcobaleno: Cristiano e Stefano hanno potuto far trascrivere l’atto di nascita americano solo la scorsa estate: "Anna e Edoardo sanno la verità e sono felici"

I due papà milanesi

I due papà milanesi

Il desiderio che avevano espresso quasi sette anni fa, alla nascita dei loro gemellini Anna ed Edoardo, è diventato realtà solo la scorsa estate: "Siamo riusciti a registrare i bambini all’Anagrafe di Milano come figli di entrambi". Di due papà, Stefano e Cristiano, che all’ombra della Madonnina hanno creato la loro famiglia arcobaleno dopo essersi sposati in Inghilterra nel 2015, quando in Italia non era ancora possibile per persone dello stesso sesso unirsi civilmente. Ora, lo stop alle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali rende quello stesso desiderio irrealizzabile per altre coppie. Ne parliamo con Cristiano, 52 anni, dirigente di uno stabilimento. Il marito Stefano, di 48, è libero professionista e si occupa di gestire la casa e la vita familiare.

Quando e dove sono nati i vostri bimbi?

"Sono nati a novembre del 2015 negli Stati Uniti, da una “belly mommy“ che li ha portati in grembo. Mentre il corredo genetico è di un’altra donna, non anonima, e di mio marito Stefano. Fino allo scorso anno, Anna ed Edoardo erano considerati figli solo di Stefano sui documenti italiani. Ora sono anche miei. Ma ci sono voluti sei anni".

Quando è stato possibile trascrivere anche a Milano il certificato di nascita americano?

"La scorsa estate, quando si è aperta una finestra temporale favorevole per famiglie come la nostra, tra luglio e dicembre 2022. Il 30 dicembre, la Corte di Cassazione a sezioni unite ha confermato il divieto alla trascrizione dei certificati di nascita esteri per coppie dello stesso sesso".

Che cosa pensa della situazione?

"Una guerra di trincea: si fanno due passi avanti e uno indietro. Il lato positivo è che, seppur lentamente, si avanza. Prima della sentenza di dicembre si prospettava di perseguire come reato universale la maternità surrogata. Invece, resta lecita se compiuta nei Paesi in cui è legale ricorrervi. Non solo: si chiarisce che l’adozione in casi particolari consolida il rapporto con “l’altro geniore“, quello non biologico, riconoscendo un progetto comune. Apertura, insomma, alla stepchild adoption. E poi, erano pochi i Comuni che registravano all’Anagrafe i bambini figli di coppie omogenitoriali come di entrambi. Che succederà? Si presenterà ricorso alla Corte Costituzionale, che – prevedo – riconoscerà che non è garantita l’uguaglianza. Il problema non è che la destra stia facendo la destra ma che la sinistra non abbia fatto la sinistra".

Com’è per i vostri piccoli avere due papà?

"Non si sono mai posti il problema. Sanno la verità. E loro stessi conoscono famiglie varie: tradizionali, con due mamme, con due papà, con un solo genitore".

Come descrive i bambini?

"Felici. Caratterialmente, molto diversi: Anna ama l’arte, Edoardo ha una mente “da ingegnere“. Tutti e due adorano i nonni, che a loro volta impazziscono per i nipotini. Le dinamiche della nostra famiglia sono le stesse di tutte le altre".

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