MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Falso allarme a Motta Visconti: credono che la comandante della polizia locale sia morta in casa ma lei era in crociera

Per due giorni Silvia Lodi Pasini non è stata raggiungibile sul cellulare. Su richiesta della vicina forze dell’ordine e vigili del fuoco sono entrati in casa trovandola vuota

Silvia Lodi Pasini, comandate della polizia locale

Silvia Lodi Pasini, comandate della polizia locale

Motta Visconti (Milano), 29 aprile 2025 –  Parte per una crociera, ma la danno per morta: allarme rientrato per Silvia Lodi Pasini. Era partita per una crociera, ma in sua assenza è scattato un allarme che ha mobilitato carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e persino un’ambulanza. È accaduto a Motta Visconti, nel weekend di Pasqua, quando una vicina di casa, non vedendola da due giorni, ha temuto il peggio. Protagonista della singolare vicenda — fortunatamente a lieto fine — è Silvia Lodi Pasini, comandante della polizia locale di alcuni Comuni del Pavese, giornalista e Cavaliere della Repubblica. Una figura molto conosciuta e stimata, sia a Motta Visconti che in tutto il territorio pavese.

La sua improvvisa assenza ha destato grande preoccupazione, in particolare nella sua vicina, che le è molto affezionata e che, avendo vissuto un dramma in famiglia anni fa con una congiunta che poi era stata trovata senza vita, temeva il peggio.

Silvia si era in realtà imbarcata per una crociera di beneficenza organizzata dal Rotary club di Cairoli (Pavia), ma la sua temporanea irraggiungibilità ha generato il caos. Dopo due giorni senza notizie, la vicina, allarmata dal silenzio in casa e dal fatto che i cagnolini non si facevano sentire, ha provato a contattarla telefonicamente. Non ottenendo risposta — Silvia si trovava in mezzo al Mediterraneo e il telefono era irraggiungibile — ha deciso di allertare i soccorsi. Nel giro di poco tempo sono intervenuti carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e il 118.

I soccorritori, una volta entrati nell’appartamento, hanno trovato tutto in perfetto ordine: nessun segno di effrazione o di violenza. L’allarme è infine rientrato attorno all’una di notte, quando Silvia è tornata raggiungibile e ha trovato centinaia di messaggi sul cellulare. “Appena siamo tornati in prossimità del porto e il telefono ha ripreso il segnale, il mio cellulare è praticamente esploso per la quantità di notifiche che stava ricevendo”, ha raccontato Silvia “Tra messaggi WhatsApp, chiamate perse e notifiche della segreteria, ho visto i nomi più disparati: la stazione dei carabinieri di Motta Visconti, il maresciallo, il sindaco di Motta e quello del Comune dove presto servizio. A quel punto ho pensato che fosse successo qualcosa di grave: che mi avessero occupato la casa, che fosse scoppiato un incendio, o addirittura che fosse passato un tornado”.

La stessa Silvia ha riconosciuto la buona fede dietro la segnalazione: “Il gesto è stato dettato dal cuore. Abbiamo un ottimo rapporto, ci vogliamo bene. E anche se mi trovavo in vacanza, non avrei mai immaginato che potesse scatenarsi una mobilitazione del genere. Ma è bello sapere che non si è soli almeno in piccole realtà come quella dove vivo. Dovesse ricapitare, non mancherò di avvisare tutti”.