ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Fallimento Genia, arriva la scossa: "Riaccendiamo i riflettori sul caso"

San Giuliano, a 10 anni dal crac della municipalizzata sommersa dai debiti, il consigliere Vizzardi all’attacco. Richiesta un’audizione al Pirellone alla presenza del sindaco Segala e del curatore fallimentare Vergallo.

Caso Genia: il Comune ha messo sul piatto 6 milioni di euro per cercare di soddisfare i creditori e tornare in possesso del patrimonio immobiliare dell’ex municipalizzata

Caso Genia: il Comune ha messo sul piatto 6 milioni di euro per cercare di soddisfare i creditori e tornare in possesso del patrimonio immobiliare dell’ex municipalizzata

"Fallimento di Genia, a che punto siamo?". A quasi dieci anni dal crac della municipalizzata di San Giuliano, sommersa dai debiti e dichiarata fallita dal tribunale di Lodi il 1° aprile 2015, la sezione locale di Azione, partito di Carlo Calenda, invoca che si riaccendano i riflettori sulla vicenda. A questo proposito il consigliere regionale Massimo Vizzardi ha richiesto un’audizione, al Pirellone, alla presenza del sindaco di San Giuliano Marco Segala e del curatore fallimentare Italo Vergallo. Ad oggi le scuole di San Giuliano, ma anche gli impianti sportivi e centinaia di case popolari, sono ancora in capo alla curatela di Genia, mentre si aspetta un pronunciamento della Cassazione rispetto alla proposta di concordato fallimentare avanzata dal Comune, che ha messo sul piatto 6 milioni di euro per cercare di soddisfare i creditori e tornare in possesso del patrimonio immobiliare dell’ex municipalizzata. Una situazione di stallo che si trascina da tempo e della quale ancora non si vede la fine. "Molti beni pubblici di grande importanza per la nostra città sono ancora nella disponibilità della curatela fallimentare - rimarcano gli esponenti di Azione -. Una circostanza emblematica, che da una parte evidenzia un grave episodio di mala gestione pubblica e dall’altra mette l’accento sulla lentezza della macchina processuale, che di fatto sta bloccando la gestione attiva di un intero patrimonio pubblico". Da qui l’invito del partito, a "far riemergere il caso Genia in tutta la sua rilevanza politica e sociale, con l’auspicio che i beni possano tornare nelle disponibilità pubbliche ed essere restituiti in primo luogo ai cittadini, che hanno incolpevolmente assistito al dissesto finanziario della loro città".

La sentenza della Cassazione rispetto al concordato fallimentare è attesa per l’11 dicembre, nella speranza che in quell’occasione si dia l’ok al trasferimento degli immobili sotto l’egida del Comune di San Giuliano. Intanto, pur non avendo la titolarità degli edifici, in questi anni l’ente locale ha eseguito i dovuti interventi di manutenzione nelle scuole della città, per adeguare e migliorare gli ambienti. Più precarie, invece, le condizioni delle case popolari, i cui inquilini - che si sono anche riuniti in un comitato - hanno lamentato a più riprese scarse manutenzioni e canoni di affitto non aggiornati alle mutate condizioni economiche delle famiglie.