BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Fair Play Festival. Tutto esaurito per il campione

Il "pistard" dimenticato e recuperato, nato e cresciuto in città, il racconto sul campione firmato dal sindaco scomparso: pienone...

Il "pistard" dimenticato e recuperato, nato e cresciuto in città, il racconto sul campione firmato dal sindaco scomparso: pienone...

Il "pistard" dimenticato e recuperato, nato e cresciuto in città, il racconto sul campione firmato dal sindaco scomparso: pienone...

Il "pistard" dimenticato e recuperato, nato e cresciuto in città, il racconto sul campione firmato dal sindaco scomparso: pienone alla Casa delle Arti per la prima nazionale dello spettacolo su Francesco Zucchetti, "Il Giro del mondo in 5 minuti", oro olimpico 1924 a Parigi nell’inseguimento a squadre, tratto da un testo di Ermanno Zacchetti. Dall’infanzia nella casa di via Cavour 8, a Cernusco, al trionfo nella Ville Lumière. E per lui quello non fu il solo traguardo in quel 1924 d’oro: si aggiudicò anche il Gran Premio degli stranieri a Varsavia e il Bol d’Or a Colonia. Nel 1925 arrivò secondo al campionato italiano velocità, sconfitto da Amedeo Boiocchi, e vinse il Gran Premio Longhi a Marsiglia: iniziò anche a gareggiare in prove di stayer. Alla fine della stagione 1926 passò professionista e si trasferì in America. Il giornale dei New York Yankees lo cita in una gara di velocità del 1927, negli States. Poi, sulla sua vita scese un velo, si traferì in Veneto, morì nel 1980, ma solo nel 2016, sindaco Eugenio Comincini, assessore allo Sport Ermanno Zacchetti, il ciclista uscì dall’oblio.

Sulla vicenda il primo cittadino scomparso un anno fa scrisse un’opera che è diventata lo spettacolo e un anello del Fair Play Festival, la manifestazione che ogni anno Comune e Aso organizzano in città: ed è proprio da un’idea dell’associazione di casa che è nata la manifestazione che mette al centro la lealtà in campo. Qualsiasi esso sia. E sceglie i campioni come esempio, in questo caso due: in pista Zucchetti, fuori, Zacchetti. Del Festival diceva: "Un’intuizione felice". Fu lui ad accogliere le spoglie del ciclista dimenticato e altrimenti destinate all’ossario dopo il periodo in terra comune. A riscoprirlo, Tiziano Protti, un cernuschese venditore di bici e appassionato, in viaggio di lavoro in Veneto. Ora, lo spettacolo ricorda entrambi: protagonista e autore. Bar.Cal.