REDAZIONE MILANO

Expo, Cantone sui controlli anticorruzione: "Necessari per concludere i lavori"

Raffaele Cantone è intervenuto in Parlamento alla relazione nazionale anticorruzione

Raffaele Cantone (Olycom)

Milano, 2 luglio 2015 - Raffaele Cantone, intervenendo in Parlamento alla relazione annuale anticorruzione, è intervenuto su Expo e in particolre sui controlli del'Autorità nazionale anticorruzione: "I controlli sull' Expo avvenuti in sinergia con quelli antimafia della Prefettura di Milano, non hanno rappresentato affatto un ostacolo alle attività della società ed anzi, come più volte affermato dall'amministratore delegato Giuseppe Sala, hanno consentito di riprendere speditamente i lavori, di fatto interrotti dopo gli arresti della scorsa primavera, e concluderli entro la data stabilita per l'avvio dell'Esposizione Universale".

"Le numerose procedure verificate, circa duecento, hanno portato a rilievi di legittimità e di merito che nella quasi totalità sono stati accolti dalla Società Expo", spiega Cantone. Il commissariamento degli appalti "incriminati" ha dato risultati nella "applicazione concreta" e ha dimostrato che gran parte delle preoccupazioni espresse su di esso "erano ingiustificate": la misura "è stata emessa solo in presenza di fatti oggettivi e particolarmente gravi e ha consentito di portare a termine lavori pubblici complessi, in alcuni casi evitando anche conseguenze negative sul piano dell'occupazione. Nessun contrasto si è poi verificato con gli uffici giudiziari".

Undici, a oggi, le misure richieste per i casi di appalti conseguiti attraverso attività illecite, di cui otto commissariamenti veri e propri e tre misure minori cosiddette di monitoraggio e si riferiscono tutte ad appalti di notevole impatto economico.