Ex Trotto, ecco il piano che trasforma San Siro "Avanti anche senza il nuovo stadio"

Progetto in commissione, ma incombe l’incognita sul Meazza. Palazzi, social housing, servizi e spazi verdi: traguardo nel 2026. "Il modello? L’Emirates di Londra, perfetta convivenza col quartiere"

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di Andrea Gianni

MILANO

La partita sul nuovo stadio di San Siro è ancora da giocare, ma intanto il progetto sull’adiacente area “ex Trotto“ corre in parallelo, in un risiko immobiliare che cambierà il volto del quartiere. "Anche se non ci sarà il nuovo stadio andremo avanti – ha assicurato Mario Abbadessa, a capo di Hines, il colosso dietro l’operazione “ex Trotto“ – perché c’è un bisogno enorme di case e servizi da parte dei milanesi. L’esempio è quello dello stadio Emirates di Londra, che convive benissimo con le abitazioni circostanti". Il progetto di sviluppo immobiliare ieri è approdato davanti alla commissione Rigenerazione urbana di Palazzo Marino. "A prescindere dagli sviluppi della vicenda stadio – ha sottolineato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi – il tessuto urbano si modificherà in modo importante. Dagli studi di impatto acustico emerge la compatibilità della presenza dello stadio con le abitazioni". Un nuovo quartiere residenziale, con 650 alloggi in locazione a canone convenzionato con la formula dell’housing sociale (in media 600 euro al mese per affittare un bilocale), sorgerà infatti nell’area dismessa da anni tra le vie Piccolomini, Rospigliosi, Aldobrandini e il piazzale dello Sport, in zona San Siro. L’area “ex Trotto“, su una superficie di 130mila metri quadrati, comprende l’ippodromo dismesso dal 2014: gli immobili dichiarati di interesse culturale dalla Soprintendenza, in particolare i fienili e le ex scuderie, ospiteranno servizi per il quartiere, come un mercato di prodotti a chilometro zero, laboratori di artigianato e spazi per attività. Sono previsti inoltre spazi verdi su una superficie di 50mila metri quadrati, con un parco ad anello che preserva la memoria storica della pista, un palazzetto dello sport, campi da padel, un asilo nido per 60 bambini nell’ex fienile centrale vincolato, oltre a un servizio doposcuola per i ragazzi delle superiori.

Lo sviluppatore dell’operazione, Hines Italy, ha messo sul tavolo un investimento complessivo di 350 milioni di euro, puntando sulla riqualificazione di un quartiere al centro della partita travagliata sul nuovo stadio Meazza, dove convivono a distanza di pochi passi aree in pieno sviluppo e altre segnate da problemi sociali irrisolti. Dopo l’adozione da parte della Giunta di Palazzo Marino, il piano attuativo dovrà essere approvato entro maggio, con l’obiettivo di completare nel 2026 un progetto "compatibile con l’eventuale demolizione dello stadio". Per questo sono stati valutati diversi scenari, dal nuovo Meazza fino al mantenimento della struttura esistente. "Anche considerando lo stadio esistente immutato come volumetria – ha spiegato l’architetto Leopoldo Freyrie durante la seduta della commissione – il progetto funziona. Ad oggi l’area ex Trotto rappresenta un vuoto nel tessuto urbano, e in futuro diventerà un nodo di ricucitura del quartiere creando un mix sociale importante". Restano le perplessità espresse da alcuni consiglieri, di maggioranza e opposizione. "Il nostro obiettivo – ha aggiunto Tancredi – è riuscire ad offrire alloggi in affitto a prezzi accessibili, frenando la tendenza delle persone a spostarsi fuori Milano di fronte alla crescita costante dei valori immobiliari".

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