L’ex moglie di Vallanzasca: “È malato. Non si ricorda nemmeno chi era: fatelo uscire”

Dopo 50 anni di carcere Antonella D’Agostino chiede il trasferimento del Bel Renè in una struttura di cura: “Ha pagato più dei serial killer. Non lasciatelo morire solo”

Antonella D'Agostino e Renato Vallanzasca

Antonella D'Agostino e Renato Vallanzasca

Dopo i “no” del Tribunale al trasferimento dal carcere a una comunità terapeutica, arriva l’appello dell’ex per provare a cambiare il verdetto. Renato Vallanzasca “è malato, come direbbe lui 'fuori di testa” e l'ex moglie, Antonella D'Agostino, lancia chiede che il Bel Renè possa uscire dal carcere e andare in un struttura di cura perché “non muoia solo”.

Non è più lui e non si ricorda neanche chi era. Vallanzasca è malato”, scrive l'ex moglie. “Dopo quasi 50 anni di carcere faccio un appello affinché siano disposti a fargli passare gli ultimi anni della sua vita in un ricovero - aggiunge -. Cosa che i pochi che gli sono rimasti vicini senza nessun interesse, chiedono alle autorità competenti".

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“Non voglio parlare del fine che dovrebbe avere la detenzione, il reinserimento nella società, perché per quello non c'è mai stato e non ci sarà certo speranza adesso - scrive ancora -. Ma almeno per farlo vivere con quel che resta nella sua mente annebbiata uno scorcio di vita un pò più umano”.

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“Lancio un appello, l'ennesimo, perché la giustizia consideri saldato quel conto con Renato - chiede Antonella D'Agostino – Non era uno stinco di santo e non lo sarà mai, ma ha pagato più di serial killer e spietati aguzzini per un'indomita sfacciataggine oltre che per reati che, lo voglio ricordare, ha compiuto in poco più di due anni di vita criminale. Nessuna giustificazione. Ma neanche accanimento”. Antonella D'Agostino, che vive in Campania, spiega: “Io cerco da giorni nella zona in cui vivo adesso un ricovero per quel mio ex marito di cui sono stata amica da sempre”.