"L’ex liceo Omero nell’illegalità". Il quartiere Bruzzano chiede interventi

Un edificio fatiscente occupato da un collettivo, dormitorio abusivo e pieno di sporcizia a pochi passi da asili, scuole e case

Il quartiere Bruzzano chiede interventi

Il quartiere Bruzzano chiede interventi

Milano, 2 aprile 2019 - Un edificio fatiscente occupato da un collettivo, dormitorio abusivo e pieno di sporcizia a pochi passi da asili, scuole e case. «Salviamo la struttura che fu del liceo classico Omero, oppure abbattiamola per fare posto ad altri servizi», è la voce degli abitanti di Bruzzano. Ora la situazione è questa: in Consiglio comunale è stato approvato ieri un ordine del giorno sul Piano triennale delle opere presentato da Simonetta D’Amico (Pd) in cui è stata inserita anche la richiesta di abbattimento dell’edificio e la sua ricostruzione, ancora senza destinazione futura.

Parallelamente si è mosso il Municipio 9, di centrodestra, che nei giorni scorsi ha approvato quasi all’unanimità una mozione presentata dalla Lega. I «sì» sono stati 20, un solo «no» (quello di Anna Maria Melone, di Sinistra X Milano) e un astenuto (Cladio Sasso, del M5S). La richiesta? Sgombero e messa in sicurezza dell’edificio, di proprietà comunale, che non è più un liceo dall’anno scolastico 2017-2018: chiuso per la presenza di fibre artificiali vetrose su tetto e pareti e per altre criticità, è stato occupato lo scorso 30 maggio dal collettivo Ri-Make. Già il 19 giugno 2018 il Municipio aveva chiesto al Comune di attivarsi. Poi, lo scorso 13 febbraio e ancora il 4 marzo, in Consiglio comunale sono state presentate due interrogazioni, una dall’opposizione e l’altra dalla maggioranza. Il Municipio 9 chiede di valutare «possibili utilizzi futuri dello spazio oppure l’abbattimento immediato», e questa seconda idea è quella inserita ieri con l’Odg a Palazzo Marino.

«E’ un problema politico - sottolinea Andrea Pellegrini (Lega), consigliere del Municipio 9 -. Ma il Comune non può chiudere gli occhi davanti a questa situazione d’illegalità. Nella struttura ci sono ancora gli allacciamenti a corrente e acqua». Ora «bisogna attivare un percorso - continua Stefano Indovino (Pd) - per stabilire insieme al quartiere cosa fare dopo l’abbattimento». Anche Beatrice Uguccioni, consigliera comunale Pd, che aveva depositato l’interrogazione il mese scorso, pensa al futuro: «Quella struttura vetusta va abbattuta per poter fornire poi nuovi spazi dignitosi, belli e adeguati al servizio dei cittadini del quartiere e non solo». Nel frattempo, gli spazi esterni potrebbero essere assegnati a un’associazione per creare un giardino.

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