Ex Itam, terra di scorie e disperati. Analisi sui rifiuti nel "buco nero" incastonato tra case e oratorio

Una potenziale “bomba ecologica“ sigillata da cinque anni e con un futuro ancora nebuloso. Operazione delle forze dell’ordine per scoraggiare le periodiche occupazioni di sbandati.

Ex Itam, terra di scorie e disperati. Analisi sui rifiuti nel "buco nero" incastonato tra case e oratorio

Ex Itam, terra di scorie e disperati. Analisi sui rifiuti nel "buco nero" incastonato tra case e oratorio

Rifiuti abbandonati e di dubbia provenienza nella maxi area dismessa, una “ferita aperta“ nel cuore della frazione, blitz interforze di controllo di carabinieri, Noe e Polizia Locale all’ex Itam, il "cuore" degradato della città. L’attività industriale è cessata dai primi anni Duemila, il sito è sotto sigillo, dopo una spinosa vicenda fallimentare, da oltre cinque anni.

Su origine e caratteristiche dei rifiuti riserbo degli inquirenti, in attesa di ulteriori sopralluoghi e accertamenti, con il coinvolgimento di Arpa. Nel corso della medesima mattinata, intanto, i militari hanno svolto un servizio di controllo parallelo nella vicina zona della stazione di Seggiano, identificando una quarantina di persone per la maggior parte di nazionalità straniera e spiccando una denuncia per inottemperanza alla normativa sull’immigrazione.

Ma torniamo all’area dismessa ex Itam di via del Santuario e al maxi controllo, effettuato ieri da decine di uomini della compagnia cc di Pioltello, della Cio del terzo reggimento di Milano, nel Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma e della Polizia Locale. L’operazione, scaturita a seguito di segnalazioni, ha preso il via nelle prime ore del mattino.

I militari hanno ispezionato l’intera area, oltre diecimila metri quadrati di degrado, fatiscenza e abbandono, e trovato, ammassati in più punti, depositi di rifiuti. Parte residuo da lavorazione, parte di provenienza dubbia, scorie sulle quali nei prossimi giorni proseguiranno analisi e indagine. La grande area industriale nel cuore della frazione di Seggiano, incastonata fra case ed oratorio in una delle zone maggiormente critiche e sensibili dell’abitato pioltellese, è da anni una spina nel fianco, urbanistica, ambientale e sul fronte sicurezza.

Qui però in passato c’era un’azienda storica e fiorente. Poi la vendita, successivi passaggi di proprietà, i fallimenti, la definitiva chiusura e l’abbandono, che ha lasciato spazio al degrado. L’area, enorme e non controllabile, è stata più volte negli anni teatro di abbandono di rifiuti, incursioni notturne, periodiche occupazioni notturne di sbandati e senzatetto, attività illecite.

Nel 2019 erano scattati il sequestro e i sigilli. Problemi, controlli e monitoraggio non si sono mai interrotti. Parallelamente si lavora a un possibile futuro. Una prima asta di alienazione del complesso era stata battuta a fine maggio. Dall’ex Itam alla zona della stazione, la mattinata delle divise è proseguita con un massiccio servizio di controllo sull’area limitrofa allo scalo, fra negozi, piazza Garibaldi e vie limitrofe. Bilancio 40 persone controllate di cui 26 stranieri, una denuncia per inosservanza alla normativa a carico di un cittadino extracomunitario.

Monica Autunno

mail: monica.autunno@ilgiorno.it