Ex finanzieri corrotti devono risarcire le Fiamme Gialle

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Due ex finanzieri della Compagnia di Rho dovranno versare 64mila euro all’amministrazione militare a cui appartenevano all’epoca per le tangenti intascate nel 2009 (quando uno di loro fu arrestato in flagrante) durante le verifiche fiscali ad alcune aziende dell’hinterland milanese. L.P. e S.R., che oggi hanno rispettivamente 62 e 68 anni, sono stati prima processati penalmente: condannati in primo e secondo grado a 4 anni di reclusione per l’accusa di concussione, la Cassazione ha riqualificato il reato in quello di induzione indebita a dare o promettere utilità; da lì è scaturito un nuovo giudizio d’Appello, poi confermato dalla Suprema Corte, che ha portato al verdetto definitivo di 3 anni e 8 mesi per entrambi.

Nel 2021, è arrivata poi la citazione della Procura regionale della Corte dei Conti, che ha chiesto la condanna al risarcimento di 97.722,71 euro, vale a dire la somma del presunto danno d’immagine (80mila euro, il doppio dei 40mila euro della mazzetta incassata) e del danno da disservizio (17,722,71 euro calcolati sulla base delle rispettive retribuzioni dei due appartenenti alle Fiamme Gialle). I giudici hanno accolto in parte le richieste dei pm, fissando a 64mila euro l’entità della cifra che i due imputati dovranno risarcire in solido.

N.P.

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