Dopo i cantieri pubblici per la stazione a ponte e della Città della salute e della ricerca, inizia anche la costruzione della nuova città privata sulle aree Falck. All’Unione Zero, Hines ha avviato in questi giorni gli scavi per le fondamenta e dopo l’estate arriveranno le gru vere e proprie per i primi due edifici, che segneranno il nuovo skyline di Sesto San Giovanni: lo studentato e la sede di Banca Intesa.
"Una notizia che tutti aspettavamo da tempo e che posso finalmente annunciare con grande soddisfazione – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda –. Dopo i cantieri pubblici, tra cui quello per l’ospedale più grande d’Italia, che si svilupperà su 10 ettari di edifici, partono ora i cantieri privati". Oltre un anno di ritardo, a causa del cambio dell’assetto di Milanosesto, la società “contenitore“ della proprietà delle ex acciaierie, che lo scorso anno aveva visto l’ingresso di nuovi partner (Coima, Redo e la stessa Banca Intesa).
"In autunno vedremo, finalmente, le gru anche in questa parte della città. La Sesto futura prende sempre più forma e consistenza. Continuiamo a costruire insieme il domani di questa città. Continuiamo tutti insieme a camminare in questo percorso di rinascimento sestese – ha sottolineato Lamiranda –. Presto ci saranno altri nuovi importanti progetti". Il prossimo step vedrà infatti l’aggiudicazione delle opere pubbliche (soprattutto per la viabilità e la sosta del comparto), che sono andate a gara, e l’avvio dei cantieri per costruire gli edifici residenziali: in quest’ultimo caso sono ora in fase di chiusura le istruttorie tecniche.
Lo studentato e gli uffici di Banca Intesa, torri da 16 e 17 piani disegnate la prima da Park Associati e la seconda dallo studio Citterio-Viel & Partners, si affacceranno su via Mazzini e via Acciaierie e saranno pronti dopo due anni di lavori. "Al termine di questo cantiere, a Sesto avremo 800 studenti, universitari fuori sede, e oltre 4mila dipendenti dell’istituto di credito". A questi si sommeranno altre 3mila persone tra medici, infermieri, tecnici, personale tecnico e amministrativo del maxipolo ospedaliero, che sarà finito per novembre 2026 e riunirà l’Istituto dei tumori e il Neurologico Besta.