La giovane perseguitata e l’incubo dell’ex che cercava di comprare dell’acido: condanna a quattro anni

Decine di chiamate e messaggi anonimi dopo la scelta di chiudere la relazione. Poi l’episodio più grave: la casa messa a soqquadro, divani e letto sventrati con un coltello e alcuni oggetti portati via

L'uomo era stato arrestato dai carabinieri (foto di archivio)

L'uomo era stato arrestato dai carabinieri (foto di archivio)

Milano – Quattro anni e quattro mesi. E’ questa la condanna in abbreviato per F. D., 33 anni, finito in carcere il 17 novembre a Milano con le accuse di atti persecutori e altri reati nei confronti dell'ex fidanzata. Secondo quanto ricostruito con decine di chiamate e messaggi anonimi il ragazzo aveva iniziato a tempestare la vittima dopo che quest'ultima il precedente settembre aveva chiuso la relazione con lui a causa del comportamento sempre più possessivo.

La misura cautelare era stata disposta dopo che in alcune intercettazioni il 33enne aveva cercato di acquistare dell'acido. Tuttavia, dalle indagini dei carabinieri della compagnia Porta Monforte e della pm Giulia Floris non sono emersi elementi inequivocabili da far pensare che lo volesse utilizzare per un'aggressione alla ragazza. La procura aveva chiesto di condannare a 5 anni il 33enne, difeso dalle avvocate Maria Chiara Zanconi e Giada Ammirati. Nel calcolo della pena il reato più grave era quello di furto in abitazione subito dalla ragazza ad ottobre mentre si trovava all'estero.

In quell'occasione oltre a mettere a soqquadro la casa distruggendo gli arredi e sventrando con un coltello il letto e il divano l'ex fidanzato aveva rubato un vaso, un paio di orecchini, uno svuotatasche in argento e anche un paio di sci. Era imputato anche di accesso abusivo a sistemi informatici per essere entrato negli account social della ragazza facendo delle modifiche alle informazioni dei profili e geolocalizzando la sua posizione. La giudice Lidia Castellucci lo ha anche condannato a versare una provvisionale di risarcimento di 60 mila euro alla ragazza, assistita dalla legale di parte civile Alessia Sorgato. Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni.