Andrea La Rosa
MIlano, 14 gennaio 2019 - La sera della sua scomparsa, il 14 novembre 2017, Andrea La Rosa "era molto agitato, è venuto a prendermi in macchina intorno alle 18 e mi ha detto che poco dopo si sarebbe dovuto incontrare con Rullo e aveva con sé una mazzetta di soldi, circa 8000 euro, che teneva nel calzino". È un passaggio del racconto in aula di Estella Bellini, compagna dell' ex calciatore del Brugherio calcio ritrovato morto nel dicembre del 2017, sentita come testimone nel processo davanti alla Corte d'Assise di Milano in cui sono imputati per omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello.
Il 35enne venne ritrovato morto il 14 dicembre del 2017 in un fusto di benzina nel bagagliaio della 60enne, madre di Rullo. Bellini ha raccontato che il fidanzato le aveva spiegato che quei soldi servivano "a un amico di Rullo che lavorava in un'azienda" e che questi gli avrebbe poi restituito la somma (maggiorata con gli interessi) sotto forma di "assegno circolare". La sera del 14 novembre, la donna avrebbe scambiato alcuni messaggi con La Rosa su whatsapp. In uno di questi, il giovane le aveva inviato la sua posizione, che indicava un indirizzo in zona Quarto Oggiaro, dove abitavano Rullo e la madre.
L'uomo e la madre, secondo l'accusa, avrebbero ucciso La Rosa per un debito nei suoi confronti di oltre 30mila euro, soldi che Rullo non voleva restituire. "Non sarebbe mai andato lì (a Quarto Oggiaro da Rullo, ndr) da solo", ha commentato la teste. Questa mattina ha testimoniato in aula anche Emanuele Invernizzi, attuale fidanzato di Bellini. L'uomo ha ricostruito che era insieme a lei la sera della scomparsa di La Rosa e che quella sera la ragazza avrebbe ricevuto una telefonata da parte di Rullo. Si ritorna in aula il prossimo 28 gennaio.