ACHILLE COLOMBO
Cronaca

Esportazioni: il “sistema Paese“ regge bene, traino economico

L'export italiano ha registrato una crescita significativa nel 2022, ma nel 2023 ha subito una battuta d'arresto. Tuttavia, gli analisti prevedono un trend positivo a lungo termine, confermando il ruolo fondamentale del "made in Italy" nell'economia. Le esportazioni sono guidate da settori come l'aerospazio, la moda e l'automotive, con un aumento marcato nel Sud Italia.

Clerici*

Come sta andando l’export italiano? Secondo l’Istituto del Commercio Estero già alla fine del 2021 aveva superato del 7,5% i livelli prepandemia e nei primi mesi del 2022 si era registrata un’ulteriore crescita del 22,4%. Necessaria premessa: il 2023, secondo Istat, non è andato altrettanto bene, anzi rispetto all’anno precedente. L’export nazionale in valore risulta stazionario, conseguenza di dinamiche territoriali molto differenziate, sulle quali mi soffermerò. Ciò che ritengo opportuno sottolineare è che secondo gli analisti (i già citati ICE ed Istat ma anche Prometeia e Sace) tutto fa ritenere che si tratti di una battuta di arresto temporanea la quale si inserisce in un trend pluriennale decisamente positivo. Anche qui ci aiutano le cifre che, confrontando l’Italia con altri grandi Paesi esportatori europei (per citare, Regno Unito e Francia) , mostrano che dalla pandemia continuano a perdere punti percentuali nella classifica continentale. Insomma il “sistema Paese” Italia ha retto bene. Ottima cosa in quanto il “made in Italy” continua a contribuire in maniera fondamentale a sostenere la nostra intera economia. Quest’anno si dovrebbero superare i 600 miliardi di export. Nella classifica dei maggiori esportatori si piazzano ai primi sei posti Leonardo (aerospazio), Gucci (calzature, tessile, moda e abbigliamento), Saras (chimica, cosmetica, raffinazione), Fca Italy (auto, moto, componentistica), Nuovo Pignone (macchinari), Ferrari (auto, moto, componentistica). Nel 2023 l’aumento delle esportazioni è marcato per il Sud (+16,9%) e più contenuto per il Nord-ovest (+2,4%), mentre si registra una flessione per il Nord-est (-0,8%) e il Centro (-3,1%) e una netta contrazione per le Isole (-19,2%).

Le province più attive sono Napoli, Torino, Milano, Siena.

*Presidente Assoedilizia