
Giuseppe Pellicanò e la compagna Micaela Masella
Milano, 17 novembre 2017 - Giuseppe Pellicanò ha presentato ricorso in appello contro la condanna all'ergastolo decisa nel giugno scorso. Il pubblicitario è accusato di strage per aver svitato il tubo del gas della cucina del suo appartamento provocando l'esplosione della palazzina di via Brioschi. Nell'esplosione sono morti la sua ex compagna Micaela Masella, la coppia di vicini di casa marchigiani, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi. Anche le due bimbe sono rimaste ferite. La Corte d'Assise d'Appello di Milano dovrà ora fissare la data di inizio del processo di secondo grado.
Il 52enne si trova in cella da circa un anno e mezzo. Come ricostruito dal pm Elio Ramondini, titolare dell' inchiesta, l'uomo, la notte precedente alla deflagrazione, svitò il tubo del gas della casa in cui viveva con la ex compagna (che stava per trasferirsi dopo la separazione) e con le sue figlie. Dagli accertamenti era emerso poi che Micaela Masella, la quale dopo essersi alzata ed essersi accorta della fuga di gas chiuse la valvola dell'impianto della cucina, con il suo gesto evitò "conseguenze anche peggiori" all'esplosione