
I danni all'interno del Wi-fi bar esploso la sera del 12 ottobre in via Volvinio
Milano, 13 ottobre 2015 - Proseguono le indagini dei carabinieri sull'esplosione che intorno alle 19.40 di ieri ha completamente sventrato le saracinesche e devastato il "Wi-fi Bar" di via Volvinio 34, nel popolare quartiere Stadera di Milano. Il locale aveva chiuso circa mezz'ora prima e solo per un caso la pioggia di vetri, ferri e detriti causata dalla violenza della deflagrazione non ha fatto vittime: in quel frangente non transitavano passanti e alla fermata del tram che si trova di fronte non c'era in attesa nessuno.
I militari al momento non si sbilanciano sull'eventualità che si tratti di un attentato e sono in attesa dei risultati completi delle analisi condotte dai vigili del fuoco. Non sono emersi elementi in grado di far propendere verso l'ipotesi dolosa o verso l'incidente. Il titolare ha detto di aver usato in passato misture di alcol e solventi per lavare il locale ed è possibile che il liquido si sia accumulato nell'intercapedine al di sotto del pavimento rialzato. L'uomo, 38enne incensurato, ha spiegato di non aver mai subito minacce né intimidazioni, ma in passato era finito alle cronache per la sua adesione alla campagna "No slot" contro i video-poker del Comune di Milano fin da quando aveva rilevato il bar nell'ottobre dello scorso anno e aveva tolto le tre macchinette che c'erano nel locale.
Tra gli oggetti rilevati dalla Scientifica non ci sono elementi che possano chiarire l'origine. Sul retro del locale è stata trovata una tanica vuota da tre litri da cui proveniva un forte odore di liquido infiammabile ma questa non è una prova determinante perché il contenitore era nel cortile del palazzo per uso condominiale. Inoltre, la benzina non provoca esplosioni di quel tipo. Bisognerà attendere la relazione tecnica dei vigili del fuoco.
EPAM - "Dispiace molto per ciò che è accaduto al quartiere Stadera, perché coinvolge una famiglia di imprenditori ma anche dei lavoratori. Occorre capire ciò che ha provocato l'incendio, ma spero proprio si tratti di un incidente, gli elementi riscontrati fino ad ora fanno pensare a questo. Anche nell'assemblea della categoria tenuta ieri abbiamo sottolineato però che Epam è in campo per tutelare i propri associati anche contro le aggressioni malavitose e a questo proposito ringraziamo le Forze dell'ordine sempre impegnate sul campo. D'altra parte il malaffare è cresciuto, la malavita non conosce crisi e il nostro settore è stato letteralmente preso d'assalto. La nostra vigilanza però non è mai calata, abbiamo segnalato ogni anomalia nel passaggio di proprietà dei titolari degli esercizi e tutti i pagamenti sospetti. L'attenzione di Epam c'è e c'è sempre stata". Così Lino Stoppani, presidente di Epam (Associazione pubblici esercizi Confcommercio Milano), in merito all'esplosione.