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Esaurimento globale, rischiamo il "tilt"
Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla nostra capacità cognitiva e relazionale. Pandemia, guerre, crisi climatica-energetica-economica, politica. E, ancora, terremoti, paure, insicurezze e psicosi collettive sono all’ordine del giorno e barcamenarsi in questo mare di problemi è cosa davvero ardua. Debora Villa (nella foto) porta sul palcoscenico di via Fiume del Teatro Pax “Tilt. Esaurimento Globale“. Dal traffico a tiktok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare "tilt" sono davvero tanti.
Esisterà un modo per gestire questo cortocircuito? Lo spettacolo del primo febbraio, alle 21, cercherà di rispondere a questa domanda. "Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva – ha spiegato Villa, che ha curato la regìa e ha scritto lo spettacolo a quattro mani insieme a Carlo Gabardini -. La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione umana. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto, ‘una risata vi seppellirà’ si diceva tempo fa e mai come adesso questo detto può essere attuale". Un viaggio interiore alla ricerca della felicità, in cui Debora Villa si muove come una funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica. La.La.