La scadenza è fissata tra una settimana. Entro il 28 settembre, l’alunna dovrà sostenere una prova orale per valutarne la preparazione su equazioni, ellissi e iperboli. Che c’è di strano? Che un paio di mesi fa la stessa studentessa ha già sostenuto una prova scritta di riparazione nella medesima materia, matematica, ottenendo un voto, "2", che ha portato il Consiglio di classe a non ammetterla al quarto anno.
Ora, però, il Tar della Lombardia, sollecitato dai genitori della diciassettenne, ha imposto alla scuola di prevedere un ulteriore test, stavolta orale, con risultati da depositare in aula entro il 2 ottobre. La storia inizia il 12 luglio scorso, quando l’alunna di un istituto milanese (il cui nome è coperto da omissis nella sentenza per evitare che la minorenne possa essere resa riconoscibile) si cimenta nella prova di recupero in matematica.
Il 14, il Consiglio di classe prende atto del "2" e scioglie definitivamente la riserva nel verbale di scrutinio finale: bocciata. Il 10 settembre, i familiari della ragazza impugnano tutti gli atti al Tribunale amministrativo, chiedendo l’immediata sospensione dell’efficacia dei provvedimenti sub judice. Ieri la richiesta è stata accolta: nel decreto del Tar si legge che sono stati ravvisati "i presupposti di estrema gravità e urgenza" dell’istanza presentata.
Il motivo: "Non risulta che l’alunna, dopo l’esito negativo della prova scritta di matematica, sia stata sottoposta a una successiva prova orale che potesse confermare o meno una tale valutazione, non avendo motivo di dubitare che le verifiche nella materia (matematica) operate durante l’anno scolastico si siano svolte attraverso lo svolgimento di prove sia scritte che orali".
Tradotto: le modalità del recupero devono rispecchiare quelle adottate nel corso dell’anno, sebbene non risultino norme che obbligano a procedere in questo modo. Da qui la decisione di ordinare all’istituto scolastico di far sostenere alla diciassettenne la prova orale di matematica, da svolgersi entro il 28 settembre, con esito da depositare entro il 2 ottobre.
Nel 2023, è lievemente aumentato il numero di studenti lombardi che si sono trascinati un "debito" da saldare per essere dichiarati ufficialmente promossi: il 23%, mezzo punto percentuale in più rispetto al 22,5% del 2022. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, le prove di riparazione sono state programmate dopo le vacanze estive, a fine agosto. Eccezion fatta per alcune scuole che hanno anticipato a luglio. Compresa quella della ragazza che ora tenterà il recupero ai tempi supplementari. Col placet del giudice.