SIMONA BALLATORE
Cronaca

Maturità da record a Milano, boom di cento

Al Manzoni metà classe col massimo dei voti, lodi anche ai tecnici. I presidi: "Ma ora ridateci gli scritti"

Festeggiamenti per l'esame di maturità

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Maturità da record. Con cento e lodi che fanno il loro debutto in alcuni indirizzi finora a digiuno, e con risultati mai visti prima anche nei licei che ai voti alti erano già abituati. Classico Manzoni in testa: tra i 184 “maturi“, in 51 hanno preso cento, altri 32 compagni hanno conquistato pure la lode. Ottantatré, ovvero quasi la metà dei ragazzi di quinta, escono col massimo dei voti. "Ma l’anno prossimo ridateci gli scritti – chiede il vicepreside Alessandro Mazzini –. Sia chiaro, gli studenti se lo meritano, è stato un anno complicato e hanno dimostrato serietà. È un risultato che ripaga anche il grande lavoro dei colleghi. Ma degli scritti seri fanno emergere le persone eccellenti: ce ne sono tante, ma non così tante come sembra. In più è un esame che premia chi ha capacità performative.Gli scritti danno più profondità". Restando al classico, al Beccaria i cento sono 54, fra i quali 19 con lode: 168 promossi su 168. Al Tito Livio su 130 diplomati, sono 17 i cento e sette le lodi. Al Parini 54 i cento,14 lodi. Al Carducci esami in corso: "Ma non chiamatela maturità leggera – precisa il preside Andrea Di Mario –. C’è chi ha realizzato quasi una tesi di laurea e ho visto tanta profondità e studio".

Cento spalmati su tutti gli indirizzi nel liceo più grande di Milano, il Virgilio, che diploma quest’anno 330 ragazzi: 37 i 100 fra le 15 classi, due le lodi, una al linguistico e una allo scientifico. Qui ci sono due bocciati e quattro studenti non sono stati ammessi per troppe assenze. "Rispetto all’anno scorso i risultati sono più alti – commenta il preside Roberto Garroni – anche perché la formula era già collaudata". Fra gli indirizzi dove hanno fatto capolino per la prima volta i cento, c’è Amministrazione, Finanza e Marketing al tecnico Cattaneo: "Tutti e 101 gli ammessi sono promossi, abbiamo 11 cento di cui cinque lodi. Risultati positivi anche se il colloquio è una modalità che penalizza la fascia di studenti “tecnici“, più portati per le discipline laboratoriali. Bene la capacità di creare collegamenti, ma col solo colloquio mentre si valorizzano le eccellenze, si appiattiscono i voti". Erano 217 i candidati tra il Maxwell e il Settembrini: uno solo non ce l’ha fatta al professionale. Undici i cento, (sei ai tecnici, quattro al liceo e uno al professionale) e cinque le lodi, tre al liceo e due all’aeronautico. "Le lodi sono frutto di un percorso triennale, non di un exploit all’esame – ricorda il dirigente Franco Tornaghi –. Abbiamo avuto pochissimi 60: 13 in tutto. Rispetto alla modalità, la maturità in sé non ha più senso come esame che decide la competenza della persona. Anche perché abbiamo sempre avuto voti incredibilmente più alti nelle regioni in cui le prove Invalsi indicano tassi di analfabetismo. O cambiamo, apportando correttivi e una valutazione terza, o togliamo valore al titolo, altrimenti è un rituale inutile".

Il tecnico Feltrinelli conta venti 100. Allo Zappa, sui 63 alunni sono sei i 100. Tra i professionali, l’alberghiero Carlo Porta diploma 220 ragazzi, 24 col 100 e uno con la lode. "Sono stati bravissimi, molti di loro, non avendo la prova pratica, l’hanno registrata a casa o hanno presentato prodotti dolciari alla commissione, salvaguardando la parte di laboratorio", spiega la preside Rossana di Gennaro. All’artistico Brera, sono 235 i maturi, tra cui tre privatisti; 21 i cento, una la lode, sedici si sono fermati prima degli esami. Passando agli scientifici, al Bottoni sono sedici i 100, tre le lodi. "Ma valgono ancora di più il 95 di Moustafa, primo diplomato a casa sua, o della mia studentessa con Dsa". Al Volta 28 i cento e 10 le lodi tra i 227 di quinta. Ma il preside Domenico Squillace “boccia“ la modalità: "È il festival della domanda al piacere. Senza scritti si favoriscono i brillanti e penalizzano i più chiusi".