REDAZIONE MILANO

Il ritorno dell’eroina: la "roba" oggi si fuma e si sniffa

Produzione record in Afghanistan, a Milano arriva dall’Albania di MARIANNA VAZZANA

I comsumatori credono che fumando o sniffando l’eroina i danni siano inferiori ma non è affatto così, la sostanza è dannosissima

Milano, 16 maggio 2016 - A febbraio sono spuntate cancellate per bloccare viavai notturni nel sottopassaggio di via Orwell, a Rogoredo, passerella verso una “piazza” tra le più defilate, ai margini della città, dove trovare eroina. Una sostanza tornata di moda, cercata anche dai giovanissimi. In primis perché costa meno della cocaina. Il prezzo, dice un carabiniere con provata esperienza nella lotta al traffico di stupefacenti, è di circa circa 50 euro a grammo (che non necessariamente corrisponde a una dose) per “roba di qualità”, mentre per la polvere bianca si sborsa il doppio. Ed è cambiato il metodo di assunzione: non più solo siringa, questa droga si fuma e si sniffa. Così sparisce dalla mente l’immagine dell’eroinomane anni ‘80 con l’ago in vena anche se gli effetti restano gli stessi: dipendenza, distruzione di corpo e mente, emarginazione sociale. Poco importa che la qualità della sostanza sia migliorata rispetto al passato. I pusher, che non sono mai improvvisati, puntano a “fidelizzare” il cliente. La sostanza torna a diffondersi anche per il carico da 90 della criminalità organizzata: vendere eroina “rende”.

Per avere un’idea della proporzione del fenomeno basta dare un’occhiata alla Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga che dipende dal Ministero dell’Interno. Gli ultimi dati elaborati risalgono al 2014: si rileva un aumento della produzione di oppiacei (utilizzati per la produzione di eroina) in Afghanistan. Nel 2013 sono stati raggiunti livelli record, si stima siano oltre 200mila gli ettari coltivati con il papavero, +36 per cento rispetto all’anno precedente. Numeri in crescita. Dall’Afghanistan all’Iran, alla Turchia, all’Albania. Fino all’Italia (che a volte si raggiunge anche passando dall’Africa). La “rotta balcanica” è la fase terminale. Gli albanesi gestiscono poi quasi tutto il traffico. E a Milano e hinterland, oltre alla sostanza tradizionale, ai carabinieri del Comando provinciale è capitato di sequestrare una partita molto scura, color cioccolato.

Gli interventi sono numerosi. Poco più di dieci giorni fa, i militari della Compagnia di Corsico avevano arrestato a Rozzano due marocchini 26enni, con precedenti in materia di stupefacenti, sorpresi a bordo di un’utilitaria Peugeot con oltre un chilo di eroina nascosta in un vano ricavato nella plancia, dietro l’autoradio. Lo stupefacente era confezionato in due panetti perfettamente sigillati. Finiti in manette, nei giorni scorsi, pure un albanese di 65 anni e un italiano di 35: avevano oltre 8 chili di eroina e un chilo e mezzo di hascisc in due appartamenti adoperati come deposito, uno in zona Bonola e l’altro a Buccinasco. Operazione del commissariato di polizia di Porta Ticinese. Il peggio? Il mix tra cocaina ed eroina, il cosiddetto “speedball”. Una combinazione micidiale che porta a dipendenza fisica e psicologica e può anche causare la morte: la polvere bianca agisce da stimolante sul sistema nervoso simpatico aumentando il battito cardiaco, mentre l’eroina lo rallenta intervenendo sul sistema nervoso parasimpatico. Un’eccessiva e irregolare stimolazione del cuore che può provocare aritmia cardiaca.

di MARIANNA VAZZANA