MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Rubare auto Enjoy? Una folle moda. Arrestati altri ragazzini a Baggio

Stavolta i carabinieri sono stati allertati dalla “control room” di Enjoy per un’anomalia

Le Enjoy nel mirino

Milano, 20 ottobre 2016 - Ore di mercoledì. I carabinieri ricevono un sos perché un’auto del car sharing Enjoy circola in città senza che risulti alcun conducente registrato alla guida. I militari localizzano l’auto e la bloccano in via Cascina Barocco, zona Baggio: all’interno trovano due ragazzi italiani di 24 anni (incensurato) e di 29 (con precedenti per furto). I due vengono arrestati per furto d’auto. Avevano infranto il vetro posteriore destro per entrare nella vettura e poi erano riusciti a farla partire. Ed è l’ennesimo episodio legato a un gioco che nelle ultime settimane si è diffuso nelle periferie. Consiste nel rubare le auto del car sharing per il semplice gusto di farlo.

Due ragazze di 17 e 32 anni erano state colte in flagranza sempre dai carabinieri mercoledì 12 in un parcheggio di via Venezia Giulia a Musocco: la più giovane aveva raccolto una grossa pietra e sfondato il finestrino di un’Enjoy, di lì a poco l’avrebbe fatta partire a spinta insieme alla “collega”, se dei testimoni non avessero allertato le forze dell’ordine. Per entrare nel parcheggio, le due si erano servite di un’altra auto del car sharing rubata in via De Pisis a Quarto Oggiaro. La minorenne è stata destinata al carcere minorile Beccaria, alla 32enne sono stati invece concessi i domiciliari. E non era il primo colpo: le ladre avevano già colpito il 6 settembre e il 2 ottobre. Mercoledì sera, stesso copione a Baggio.

Stavolta i carabinieri sono stati allertati dalla “control room” di Enjoy per un’anomalia, si diceva all’inizio: l’auto è apparsa in movimento ma non “prenotata” per cui è scattato l’allarme. Le forze dell’ordine hanno registrato decine di episodi, tutti in luoghi periferici. Una moda fuorilegge: i veicoli verrebbero rubati “per farsi un giro” da persone giovani, non intenzionate a rivenderli o a trarre profitto dal furto. Con la stessa applicazione che serve per prenotare regolarmente le 500 rosse del car sharing si cerca la vettura più vicina ma, una volta trovata, anziché inserire i propri dati per utilizzarla, si rompe un vetro, si mette in moto e si sfreccia per le strade. Se la noia è tanta, si cerca un’altra auto da danneggiare e portar via. Come se nulla fosse.