Emergenza minori stranieri soli: "Ragazzini accuditi dai ghisa per giorni: situazione indegna"

Denuncia di due sindacati della polizia locale: "La struttura comunale è insufficiente, servono interventi". L’assessore Bertolè, "sforzo enorme per accoglierne oltre 1.300. Manca una regìa a livello nazionale". .

Emergenza minori stranieri soli: "Ragazzini accuditi dai ghisa per giorni: situazione indegna"

Emergenza minori stranieri soli: "Ragazzini accuditi dai ghisa per giorni: situazione indegna"

di Marianna Vazzana

MILANO

Minori stranieri soli. Sono sempre di più: 1.300 in carico soltanto al Comune di Milano, un numero quasi doppio rispetto a due anni fa. Una situazione che l’Amministrazione, in affanno, segnala da tempo chiedendo una regìa a livello nazionale per una distribuzione in maniera equa sul territorio. Ora i sindacati della polizia locale CSE Flpl e Sulpl sono sul piede di guerra: "Spesso la struttura (comunale) di via Zendrini non è in grado di accogliere i minori, che vengono quindi ospitati nei Comandi di zona, costretti a dormire su panchine di legno, senza neanche la possibilità di lavarsi e con indumenti spesso non adatti alla stagione invernale", denunciano le segreterie di Milano dei due sindacati che hanno scritto al comandante del Corpo e al dirigente del personale facendo riferimento a un giovane che ha stazionato "nel comando di Zona 5 dal 22 dicembre" fino alla sera del 24. "Per accudire i minori nei comandi serve personale per 24 ore, distolto dal servizio al cittadino. La situazione non può essere sostenuta dalla sola Polizia locale perché indegna di un Paese civile". Ancora, "l’Amministrazione comunale che si è sempre detta paladina dell’accoglienza deve farsi parte diligente per trovare misure immediate ed efficaci". Chiedono quindi "un potenziamento del servizio di via Zendrini e, se la situazione dovesse rimanere in carico ai vigili, locali e servizi igienici idonei, risorse per pasti e i vestiari, disposizioni scritte per l’ospitalità e uno screening sanitario".

Ora, "il minore in questione è stato collocato nel Piccolo rifugio di via Aldini nella serata del 24 dicembre, quindi non ha trascorso la notte al Comando del Municipio 5", fa sapere l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè. "Ma – ribattono i sindacati – dopo essere stato tre giorni tra il Comando di Zona 5 e il Radiomobile".

"Il Comune – chiarisce l’assessore in una nota – si sta facendo carico di uno sforzo enorme per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. A fronte dei soli 400 posti Sai (seconda accoglienza) previsti dal Governo a Milano, sono oltre 1.300, e il Comune deve accompagnarne il 30% fuori città, di cui il 20% fuori regione, perché il sistema è saturo. Non solo, il Comune ha predisposto oltre 100 posti per la primissima accoglienza che dovrebbe essere gestita dallo Stato. Chi critica il Comune sbaglia bersaglio, perché da due anni questa Amministrazione denuncia la mancanza di una regìa nazionale". "Anche la sera di Natale abbiamo provveduto a trovare un posto a un minore e ringrazio chi si è impegnato senza riserve, anche in quelle ore" scrive l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli su Facebook. Dall’opposizione, intanto, piovono attacchi. “Mi unisco all’appello – scrive in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – lanciato dai sindacati di polizia locale verso il Comune per la disastrosa gestione dell’accoglienza dei minori non accompagnati".