Emergenza medici di base, a Gorgonzola nuova protesta dei “pazienti senza pazienza”

Presidio per la carenza di medici di base e pediatri. Il Comitato per il diritto alla salute protesta senza risposte dalle istituzioni

La protesta contro i posti vacanti di medicina generale e pediatri

La protesta contro i posti vacanti di medicina generale e pediatri

Gorgonzola (Milano) – "Pazienza? Non ne abbiamo più", presidio numero 6 davanti alla Casa di Comunità all’ex Serbelloni di Gorgonzola. In campo, di nuovo, i "pazienti senza pazienza" del Comitato per il diritto alla salute di Martesana. Striscioni, megafono e palloncini bianchi liberati in aria dopo il presidio: 63, tanti quanti sono, a report recenti, i medici di medicina generale e i pediatri mancanti nel bacino Adda Martesana dell’Asst. "Manifestiamo da mesi - così un infuriato Curzio Rusnati, ex sindaco di Bussero, alfiere dei presidi - e non abbiamo avuto uno straccio di risposta. Quindi, non ci si ferma. Andiamo avanti. La domanda, sempre la stessa, e sempre alle istituzioni: “Cosa intendete fare”?". Intanto è pronta all’ultimo giro nei consigli comunali una mozione che impegna i sindaci alla lotta. E mercoledì sera, 17 aprile, il quesito “Cosa intendete fare?” sarà posto dai cittadini ai consiglieri regionali, ed esponenti della Commissione sanità, Giulio Gallera e Marco Bestetti, relatori in un convegno a Bussero. Proprio Bussero, ormai diversi mesi fa, è stato il paese da cui è partita la crociata.

Casus belli la "fuga" di un medico di base nominato in paese, ma che ha scelto di operare nei locali della casa di comunità gorgonzolese. "Da allora ad oggi non molto è cambiato - così Rusnati - in paese e in tutta la zona. A Bussero al momento siamo ai “sostituti dei sostituti”. Ma è un problema che quasi tutti i Comuni vivono. Eravamo preoccupati mesi fa, lo siamo ancora nella stessa, identica maniera".

La mozione che sta facendo il giro dei Comuni dell’Asst Melegnano Martesana. "Il servizio di medicina di base e pediatria, in capo al servizio sanitario regionale, è percepito dalle nostre cittadinanze come elemento fondante della medicina territoriale. L’assenza, o comunque la mancata sostituzione di medici di famiglia e di pediatri genera sui nostri territori apprensione, ansia e disagio". Sull’intero bacino dell’Asst sarebbero 161 i "posti vacanti". "E nessuna strategia, credibile e concreta, è stata sinora messa in atto". L’impegno assegnato ai sindaci: "Quello ad attivarsi con tutti i mezzi a disposizione presso gli organi competenti".