MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Elezioni comunali, Sala non scopre le carte: prima ascolterò i milanesi

Il sindaco: "Bis o no? La priorità è la città, alle elezioni mancano ancora 9 mesi. Via al confronto sul futuro. Salvini sbaglia: il nostro cassetto è pieno di progetti".

di Massimiliano Mingoia

Tempi più lunghi del previsto, ma non lunghissimi ("la mia scelta a dicembre? Non penso e non credo. Non voglio mettere in difficoltà nessuno, nel caso in cui non mi ricandidassi"). Il sindaco Giuseppe Sala prova a rassicurare il Pd sulla decisione che riguarda il suo futuro a Palazzo Marino (bis o passo indietro?), ma fa capire che non ha fretta di sciogliere la riserva.

Un paio di settimane fa aveva detto che avrebbe comunicato la sua decisione dopo le elezioni regionali del 20-21 settembre, ieri mattina, invece, a margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in piazza Diaz, il sindaco ha ipotizzato tempi più lunghi, probabilmente ottobre o novembre. Perché non sciogliere subito il nodo? Sala vuole prima presentare ai milanesi ciò che ha fatto fin qui a Palazzo Marino e delineare la visione della città per i prossimi cinque anni, ascoltando quello che pensano i cittadini, probabilmente con incontri mirati più che con consultazioni online, senza dimenticare che la fase post-Covid sarà tutta in salita a causa della crisi economica. "Perché prendo tempo? Non è una questione di tattica, ma di consapevolezza – spiega il primo cittadino –. Ci sono ancora tante cose da fare per Milano e alle elezioni mancano nove mesi, che sono tantissimi. Adesso la priorità è restare concentrati su Milano. Sto lavorando con la Giunta per preparare un percorso, che è già avviato: è il momento di raccogliere le opinioni dei milanesi, è necessario un pensiero collettivo".

I dettagli sulla fase di confronto con i cittadini saranno illustrati oggi dopo la seduta della Giunta: "Troveremo formule per sottoporre ai milanesi il nostro progetto di città e coinvolgerli". La strategia di Sala è anche una risposta agli attacchi del leader della Lega Matteo Salvini: "Quello che voglio dimostrare e che non è assolutamente vero che i nostri cassetti sono vuoti, anzi sono pieni di cose da fare. Vorrei spiegare ai milanesi che sono stati fatti tanti passi avanti sui cui raccoglieremo i frutti nel prossimo quinquennio. E sentire la loro opinione. Sulla mobilità, ad esempio, stiamo facendo una rivoluzione. Su altro c’è da lavorare, ad esempio sul caro affitti per i giovani".

Ma alla fine sarà bis o no? "Non è che non stia pensando a ricandidarmi, sto facendo una serie di valutazioni di carattere personale". Sala non esclude di lasciare il Comune e scegliere un’altra strada. A quel punto per il centrosinistra la strada sarebbe obbligata: primarie di coalizione. Nel Pd c’è già chi si scalda a bordo campo: l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino e l’assessore Pierfrancesco Maran.